Carabinieri forestali, anno record

Nel 2022 12mila pattugliamenti: impiegate anche le unità cinofile per trovare esche avvelenate

Aumentano, in provincia di Cuneo, i controlli dei carabinieri forestali, il cui organico è stato rafforzato. È quanto emerge dal resoconto dell’attività svolta nel 2022, che il Comando di Cuneo ha diffuso in questi giorni. Sono stati effettuati – si legge - 11.930 servizi complessivi di pattugliamento del territorio, soprattutto rurale, "con compiti di polizia giudiziaria ed amministrativa e di monitoraggio tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale": 692 gli illeciti amministrativi rilevati e 261 le informative di reato trasmesse all’autorità giudiziaria, numeri entrambi in calo rispetto all’anno precedente.

Come sempre, i carabinieri forestali hanno effettuato controlli a tutela di paesaggio, corsi d’acqua, benessere animale, flora protetta e sulle “utilizzazioni forestali”; i militari sono stati impegnati anche nella lotta contro gli incendi boschivi, il bracconaggio, le “pratiche illecite a danno di flora protetta, animali da reddito e da compagnia”, frodi agroalimentari e mala gestione dei rifiuti. Particolare attenzione, per la siccità che ha condizionato il 2022, è stata dedicata a captazioni d’acqua e derivazioni irrigue. E, per la prima volta, i carabinieri forestali del Cuneese hanno effettuato controlli sulla corretta gestione dei gas fluorurati: “Sono potenti gas serra – spiegano dal Comando provinciale – con un effetto di riscaldamento globale fino a 23mila volte maggiore dell’anidride carbonica, contenuti nelle apparecchiature di refrigerazione, nei condizionatori, nelle pompe di calore e in altri dispositivi. Su nove controlli, sono state elevate due sanzioni amministrative”.

Non meno importante l’attività contro l’odiosa pratica – tuttora diffusa – di gettare “bocconi” avvelenati che causano la morte, dopo un’atroca agonia, sia di selvatici come volpi e lupi, sia di animali da compagnia, in particolare cani impiegati nella caccia o nella ricerca di tartufi. Unità con cani addestrati per la ricerca di esche avvelenati sono state impiegate soprattutto nelle valla Stura e Tanaro. Delle 76 ispezioni effettuate, 7 hanno dato esito positivo.

Da citare, ancora, l’attività del Centro settore Meteomont di Cuneo che coordina per tutto il Piemonte il monitoraggio del manto nevoso e cura i relativi bollettini, il coinvolgimento nel progetto “Life wolfalps Eu” dedicato al lupo e le iniziative di sensibilizzazione ambientale proposte nelle scuole.

In provincia di Cuneo, i carabinieri forestali contano un Nucleo investigativo di Polizia ambientale, 14 stazioni sul territorio ed un Centro settore Meteomont. Chiunque voglia mettersi in contatto con i Carabinieri forestali – ricordano dal Comando provinciale – può farlo attraverso il numero unico di emergenza 112.