Cervere, la statale 231 è troppo pericolosa

Comune e cittadini sollecitano l’Anas perché intervenga

progetto del semaforo intelligente su una strada dove passano camion e macchine

L’ultima vittima della strada sulla statale di Cervere Ss231 è un fossanese del ’61 che ha perso la vita lo scorso febbraio; un altro incidente meno grave si è consumato due settimane fa. “Perché questa è una strada molto pericolosa - dicono alcuni residenti -. Da Tetti Chiaramelli alla curva prima di Cervere è una pista di lancio di oltre un chilometro. Un rettilineo che invita a schiacciare l’acceleratore e al sorpasso. Noi residenti otto volte su dieci, invece di girare per Grinzano in corrispondenza dell’indicazione, andiamo a prendere la strada vicino ad Asselle perché, almeno in quel tratto, la curva costringe le auto a rallentare. Prima è troppo pericoloso”. In seguito all’incidente mortale il grinzanese Diego Bogetti, a nome dei frazionisti, ha scritto una lettera all’Anas. “Volevo richiamare l’attenzione sulla pericolosità di questo tratto di strada perché si intervenga. L’ideale sarebbe costruire una rotonda, potremmo anche trovare gli sponsor per realizzarla ma dall’Anas mi hanno risposto che per loro questa non è considerata una strada pericolosa. I numeri dicono che ci sono pochi incidenti, quindi? Bisogna aspettare che ci siano altri morti invece di prevenire?”. La stessa Amministrazione comunale, con il sindaco Corrado Marchisio in prima persona, sta facendo di tutto perché si intervenga in questo tratto di strada. Nel 2021 il Comune aveva ottenuto l’ok dall’Anas per la predisposizione di un semaforo “intelligente” a Tetti Chiaramelli dove la 231 attraversa il centro abitato. Presentato il progetto all’Anas, il Consiglio comunale aveva deliberato una variazione al bilancio di circa 70mila euro per realizzarlo a sue spese. Sono passati quasi due anni ma dall’Anas non è arrivata l’autorizzazione. “Mesi dopo la presentazione del progetto - spiega il sindaco - ci hanno chiesto un’integrazione, che abbiamo provveduto a fornire tempestivamente. Sono passati altri mesi e in seguito a un loro sopralluogo ci rispondono che il semaforo intelligente non si può installare perché non si tratta di un centro abitato. Perché sia considerato tale ci devono essere almeno 16 case contigue. Da allora dall’Anas non abbiamo più avuto risposte. Eppure è chiaro che questo tratto di strada sia pericolosissimo”.