Doppia buona notizia per l'autostrada Asti-Cuneo, l'opera strategica che da decenni attende la sua ultimazione: da oggi (lunedì 3 aprile) è aperto al traffico il lotto II.6b, quello che va dalla tangenziale di Alba fino a Roddi. Alla cerimonia di apertura il ministro Salvini è arrivato con una seconda - attesissima - buona notizia: aveva in mano il via libera del ministero dei beni culturali anche all'ultimo lotto, il II.6a, quello che va da Roddi a Cherasco "seppur con 31 prescrizioni, che ora starà ai soggetti interessati rispettare" - ha detto. "Ci vediamo tra 15 mesi ad aprire l'opera completa. Con nuovo codice appalti non si va più a dire sempre no, ma a dire sì con tutte le prescrizioni del caso, ma comunque sì".
Il progetto dell'ultimo lotto (che passerà esternamente e "fuori terra") aveva già avuto l'ok da parte del ministero delle Infrastrutture e di quello dell'Ambiente, mancava l'ultimo tassello, confermato dal leader della Lega.
Grande soddisfazione da parte del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: "Aspettavo questo momento dal 1995, quando ero vicesindaco di Alba e abbiamo organizzato una manifestazione per chiedere l'autostrada. Quando io e la mia squadra siamo arrivati in Regione questa strada era ferma. Abbiamo lavorato a trovare il finanziamento attraverso il cross-financing. Oggi lo apriamo, non lo inauguriamo. Perché siamo persone serie: non si inaugurano strade che la gente attende da trent'anni. E soprattutto abbiamo in mano l'ultimo anello mancante per il completamento della Asti-Cuneo. Le prescrizioni non ci spaventano perché sono già il frutto di quanto fatto questo mese da Soprintendenza e società che sotto l'impulso del ministro di trovare l'equilibrio tra la doverosa attenzione all'ambiente e l'esigenza di fare la strada ha imposto alla società le modifiche necessarie. Ora sono formalizzate nero su bianco. Ora andiamo via da questa strada con la certezza che da qui si andrà avanti. Perché nella città di Michele e Pietro Ferrero avere un viadotto che finsice nel nulla è un'offesa a tutti gli imprenditori piemontesi e italiani, a tutti coloro che pagano le tasse, a tutti noi".