Per secoli, l’arte ha rappresentato vicende religiose: c’era ovviamente la necessità di rendere noto a persone illetterare il contenuto delle Sacre Scritture (gli affreschi divenivano così una “Biblia pauperum”), ma ciò non toglie che da questa esigenza siano nati dei capolavori. È successo e succede un po’ anche a Bene Vagienna. Nella città augustea, gli “Amici di Bene” accompagneranno i giorni della Pasqua con l’esposizione di due diverse opere, che si riferiscono l’una alla morte e l’altra alla resurrezione di Gesù.
Il 7 aprile, venerdì santo, l’associazione culturale mostrerà al pubblico una statua lignea policroma del Cristo deposto, scolpita nel Quattrocento; al suo posto, domenica 9, comparirà una macchina processionale del Settecento che raffigura il Cristo risorto e che si deve allo scultore torinese Ignazio Perucca. Sia la macchina processionale che la statua quattrocentesca saranno collocate nella chiesa dei Disciplinanti bianchi: sarà possibile apprezzarle da fuori, attraverso una superficie trasparente che consente a quanti passeggiano sotto i portici in via Roma di osservare l’interno dell’edificio. Con “macchina processionale” si intende una struttura mobile da portare in processione; a fronte di ciò, l’esposizione del Cristo risorto sarà ovviamente statica. C’è tempo di ammirare l’opera fino al 23 aprile.

Intanto, la scorsa domenica sono state inaugurate ben cinque mostre, sempre sotto la regia degli “Amici di Bene”. Nella piccola cella del campanile della chiesa parrocchiale, si possono osservare gli acquerelli firmati da Gianni Vigna; nella chiesa di San Bernardino dei Disciplinanti bianchi è allestita la mostra di Vittorio Marchis “Frammenti e orizzonti di memoria” e, a palazzo Lucerna di Rorà, la collettiva “3T - Terra, territorio, tradizioni”; a casa Ravera ci sono la collezione di ceramiche Raffaello Pernici e la rassegna fotografica di Grazia Bertano. Casa Ravera e palazzo Lucerna di Rorà aprono nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 15 alle 18; la chiesa dei Disciplinanti bianchi e la cella del campanile seguono lo stesso orario, con l’eccezione del sabato quando sono chiuse. Le mostre sono ad ingresso libero e visitabili fino al 25 giugno.