Generatività e felicità per rendere sostenibile il futuro di tutti

Il professor Becchetti al convegno per i 30 anni della cooperativa “Il Ramo”

Leonardo Becchetti

Si è svolto alla sala Brut e bon il convegno organizzato in occasione dei 30 anni di attività della cooperativa sociale Il Ramo.Tema dell’incontro il concetto di generatività come punto cardine del welfare del futuro.

A dare un grande contributo alla riflessione l’intervento di Leonardo Becchetti,professore ordinario di Economia Politica a Tor Vergata.

Becchetti ha incisivamente illustrato come quella della generatività debba essere la sfida del prossimo futuro, forma di sviluppo sociale capace di dare un senso alla vita e alla comunità: “L’impegno trasforma e ci trasforma - ha detto -. Quando agiamo sulla realtà,cambiamo le cose e intanto cambiamo noi stessi.Per questo la generatività è la sfida del futuro. I ¾ delle differenze nella felicità delle persone dipendono da 7 fattori tra personali e territoriali, ma il delta maggiore è quello che deriva dall’aiutare qualcun altro. Già Platone parlava di generatività come strumento per ambire a lasciare qualcosa di noi dopo la morte”.

Per Becchetti sul fronte opposto della generatività troviamo la povertà di senso del vivere, il non sapere dare un senso alla vita e che allontana drammaticamente dai due indicatori della generatività: la creatività e la passione per gli altri: “Abbiamo portato avanti una ricerca a livello europeo. Su 15mila persone osservate, abbiamo rilevato che chi ha una capacità di generatività più alta non solo ha una vita più felice, ma anche più lunga - ha spiegato -. Quello che ci dimentichiamo è che in realtà le operazioni in matematica non sono quattro, ma cinque, dobbiamo aggiungere la cooperazione che rende 1+1 sempre maggiore di 2 grazie all’arte delle relazioni che è altamente generativa. Finalmente sta emergendo una nuova generazione di imprenditori che hanno più ambizioni rispetto al solo profitto, che guardano all’impatto sociale e a quello ambientale.Ci sono,ad esempio, le attività svolte nelle carceri che riescono a ridurre del 70-80% il rischio di recidiva con un chiaro impatto sociale positivo grazie anche alla lungimiranza di alcuni imprenditori”.

Per fare fronte alle sfide della nostra società, alle quali si sta aggiungendo negli ultimi anni con prepotenza l’emergenza climatica cosa possono fare i singoli? “C’è una grande capacità di dare il voto col portafoglio, scegliendo con il proprio comportamento di consumare prodotti di imprese generative. Una grande opportunità attuale è data dalle comunità energetiche e lo scopo è quello di arrivare a diventare massa critica”.

Ai lavori del convegno, moderato da Valter Martini della Comunità Papa Giovanni XXIII, hanno preso parte anche il presidente della Fondazione Crf Gianfranco Mondino, il presidente della Papa Giovanni XXIII Paolo Ramonda in video da remoto, il consigliere provinciale Davide Sanazzaro, l’assessore del Comune di Fossano Ivana Tolardo, il vicario per la Pastorale della Diocesi di Cuneo e Fossano don Flavio Luciano.

Nella seconda parte del pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda sul tema del nuovo welfare con gli interventi di Livio Tesio, responsabile della programmazione socio-assistenziale e socio-sanitaria della Regione Piemonte; Giulia Manassero, direttore del Consorzio Csac Cuneo; Enrico Giraudo, direttore del Consorzio Monviso solidale; Sandro Durando, presidente di Confcooperative Cuneo; Pierluigi Dovis, delegato Caritas Regione Piemonte; Daniela Cusan, Fondazione Crc; Francesco Risso, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Cn1; Maurizio Bergia, responsabile del Condominio solidale “Divina Provvidenza”. Ha concluso i lavori Luca Miglietti, presidente della cooperativa "Il Ramo".