Due sedie, due banchi e una intensa storia sulle giovani vittime della mafia

La Corte dei folletti ha portato in scena a Sant’Albano “Assenti senza giustificazione”

ragazzi nella posa di burattini vestiti con magliette bianche e jeans

Immaginate che un giorno un professore entri nella classe di un istituto del rione napoletano Siberia e la trovi vuota. Sulla cattedra ci sono il registro con i nomi di 22 assenti e, accanto, una pila di fogli. Sono temi scolastici scritti da bambini, ragazze e ragazzi vittime innocenti delle mafie, massacrati o costretti ad assistere ai crimini più efferati. Sono storie terribilmente vere. Sono le storie che la Corte dei folletti (la sezione giovane de La corte dei folli) venerdì 21 aprile ha portato in scena a Sant’Albano, ospite dell’associazione Liberamente santalbanese.
“Assenti senza giustificazione”, titolo della pièce teatrale, è tratto dall’omonimo libro di Rosario Esposito La Rossa. L’autore, nato e cresciuto a Scampia, è uno scrittore, editore e libraio. È il cugino di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra il 6 novembre 2004, disabile ucciso a 25 anni per errore, durante la Faida di Scampia. Dal suo libro i giovani attori hanno scelto sei storie da raccontare, sei immaginari temi scritti da giovanissime vittime di mafia portati in scena sotto la direzione di Stefano Sandroni che, in collaborazione con Lorenzo Ravera, ha anche curato l’adattamento del testo. La scena è ridotta all’essenziale: due sedie e due banchi. Un’aula di scuola vuota che pretende di essere vissuta da rumori, corpi e storie. Sono i ragazzi a portare in scena tutto quello di cui hanno bisogno dentro uno zainetto, valigia personale di ogni bambino o adolescente che racchiude e protegge tutti i suoi segreti. Aprendo gli zaini prendono vita le storie di bambini, bambine, ragazzi e ragazze che hanno avuto la sola colpa di trovarsi al posto giusto, nel momento giusto ma in un mondo sbagliato. Un progetto impegnativo, profondo, reso con grande intensità dai giovani attori che arriva come un pugno nello stomaco. Tristezza, indignazione, rabbia sono i sentimenti che si risvegliano nell’entrare in queste storie, ma anche stupore. Storie che ci insegnano a non assistere più con indifferenza alle morti, che siano di mafia, di guerra o della povertà. Un plauso meritato, quindi, ai giovani attori Celeste Abellonio, Beatrice Barale, Edoardo Bionanno, Miriam Flego, Rebecca Mellano, Anna Olivero, Simone Ravera, Matteo Rottondo e Clara Zovato. Dopo avere presentato “Assenti senza giustificazione” a Palermo nel 2022 nell’ambito delle iniziative del Festival dedicato a Falcone e Borsellino, aver calcato i teatri di Bolzano, Verona, Venezia e oggi di Sant’Albano I Folletti saranno nuovamente a Fossano il 26 maggio nella sala Brut e bon nella settimana dedicata alla legalità, con la partecipazione di illustri personaggi.

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 26 aprile