“Una donna di preghiera, dell’ascolto, del sorriso, al servizio dei poveri e della comunità”. Così don Romano Allasia, missionario a Sarmiento, nella Patagonia argentina, oggi alla Casa del Clero a Fontanelle, ricorda Catterina Beraudo. Missionaria diocesana di Gesù Sacerdote, è mancata mercoledì 26 aprile, nella comunità-alloggio di via Marene, dove viveva da qualche tempo con le sue consorelle. Aveva 89 anni (ne avrebbe compiuti 90 a dicembre), era originaria di Centallo, regione Brignola.
Cresciuta in una famiglia di fede profonda, diede una svolta alla sua vita nel 1958 consacrandosi all’Istituto secolare fondato da don Gerbaudo. Quattordici anni dopo, nell’aprile del 1972, la partenza per l’Argentina, dove sarebbe rimasta per oltre 40 anni. Dopo un breve periodo a Comodoro Rivadavia, fu sempre a Sarmiento, nella pampa, terra povera di frontiera dove operò senza risparmio a fianco delle persone fragili, madri di famiglia, malati, anziani lasciando una traccia indelebile nel cuore delle persone.
Tanti i messaggi di cordoglio che don Elio Ricca ha raccolto e girato in queste ore. Raccontano la Catterina descritta da don Allasia: la missionaria che, incurante del tempo e delle distanze, percorreva chilometri ogni giorno, in una parrocchia, quella di Sarmiento, vasta come il Piemonte, per raggiungere i suoi parrocchiani, ovunque ve ne fosse bisogno, prestando loro aiuto e conforto. “Il suo sorriso, la sua tenerezza, la sua capacità di ascolto e vicinanza li ha condivisi durante le sue visite ai vicini, agli ammalati in ospedale, agli anziani in casa di riposo, attraverso il suo servizio nella Caritas - racconta Alicia Conti, responsabile delle Missionarie diocesane di Gesù Sacerdote, dall’Argentina -. La sua testimonianza di dedizione e disponibilità ha lasciato un segno profondo che ci parla dell’Amore di Dio che lei sapeva trasmettere a tutti in ogni incontro. Come Missionarie diocesane dell’Argentina ringraziamo il Signore per il dono della sua vita, modello di donna consacrata, per il suo servizio in mezzo a noi, per la sua amicizia, riflesso della sua intimità con Gesù”.
“Mi hanno sempre colpito la sua semplicità, generosità, il suo essere alla portata di tutti e nello stesso tempo un punto di riferimento della sua comunità” aggiunge don Piero Ricciardi, per lungo tempo direttore dell’Ufficio missionario diocesano.
Dal suo ritorno a Fossano, Catterina ha sempre vissuto in autonomia, dapprima in via Garibaldi, poi in via Marene, con le sue consorelle. La morte l’ha colta improvvisa: unica avvisaglia, un malore il giorno prima alle Benedettine, dove si era recata per la partecipazione alla messa, che aveva richiesto l’intervento dell’ambulanza.
I funerali vengono celebrati venerdì 28 aprile alle 9,30 nella chiesa del Salice. Rosario giovedì 27 alle 19,15 sempre al Salice.
Con Gianpiero Pettiti, centallese, che fu suo allievo al catechismo, le auguriamo “buon viaggio verso la Casa del Padre che appartiene di diritto (perché l’ha detto Gesù) ai semplici, agli umili e ai puri di cuore, come sei stata tu”.