San Giovenale la città di Fossano si veste a festa

Un ricco programma religioso che inizierà con l’apertura del sacello che contiene le reliquie del Santo vescovo di Narni. Domenica la processione per le vie del centro.

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Foto Costanza Bono

Il legame con Fossano e il suo territorio è una storia lunga quasi mille anni. E risale a prima della nascita della città, quando le reliquie del santo vescovo di Narni giunsero a Madonna dei Campi. Una storia fatta di devozione, fede, affidamento. Che continua anche oggi e che ogni anno la comunità ricorda in occasione dei festeggiamenti patronali. 

Ancora una volta Fossano festeggia San Giovenale, come da tradizione nella prima domenica del mese di maggio che quest’anno cade il 7.

Un ricco programma religioso, sia nei giorni che precedono la festa che nel fine settimana. A questi si aggiungono momenti di riflessione, incontri tra fede, cultura e storia, e il tradizionale concerto della Filarmonica Arrigo Boito. E poi ovviamente la fiera del lunedì che per Fossano sarà giorno di festa e il luna park che ormai è già allestito da più di una settimana in piazza d’Armi.

Dallo scorso 28 aprile e fino a venerdì 5 maggio si prega ogni giorno alle 18,30 in Cattedrale in preparazione alle festa.

Il primo appuntamento in calendario, giovedì 4 maggio nella sala polivalente del castello degli Acaja con la presentazione del libro sui 400 anni della Compagnia di San Giovenale. A presentare il libro Giovanni Cornaglia che ha curato la pubblicazione e Denise Chiaramello, per la Diocesi di Fossano; intervento di don Marco Gallo su “Ruolo delle Compagnie e delle Confraternite nel cammino spirituale delle comunità”; intervento del sindaco di Fossano, Dario Tallone e il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano, Gianfranco Mondino.

Serata realizzata dalla Compagnia di San Giovenale, con il patrocinio e il sostegno della Diocesi di Fossano, Comune di Fossano, Cassa di risparmio e Fondazione Crf, Ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto, Volontari per l’arte e 8 x mille alla Chiesa cattolica.
Ripercorrere i quattro secoli di storia della Compagnia significa anche andare alle radici del profondo legame tra la città e il patrono, figura importante di protettore, esempio di virtù cui tendere e santo cui affidarsi e chiedere l’intercessione, soprattutto nei momenti di difficoltà. La comunità locale spesso lo ha fatto nei secoli e questo legame continua tutt’ora. Dopo questo appuntamento tra fede e storia, la festa patronale entrerà nel vivo delle celebrazioni religiose secondo un cerimoniale che è ormai ben definito in tutte le sue parti.

Il sabato è il giorno in cui si aprono ufficialmente le grandi celebrazioni, Nella cattedrale di Santa Maria e San Giovenale, alle 17, si terrà il rito della consegna delle chiavi (che vede comunità religiosa e comunità civile fianco a fianco) e l’apertura del sacello che è incastonato nell’altare dedicato al santo, situato sul lato destro del transetto. Con l’apertura del sacello sarà visibile, oltre la grata dorata, il prezioso cofanetto in cristallo che a sua volta contiene la cassa in ebano con le reliquie. Reliquie che sono in parte custodite anche nel pregevole reliquiario quattrocentesco in argento dono dei principi d’Acaja. Questo verrà successivamente portato in processione verso la chiesa della Santissima Trinità dove verranno recitati i vespri e vi sarà l’elezione del nuovo rettore della Compagnia di San Giovenale prima della celebrazione della messa. 

Sabato sera, alle 20,45, in Cattedrale un altro tradizionale momento, un dono a tutta la città: il concerto della Filarmonica Arrigo Boito, realizzato con il patrocinio del Comune di Fossano, il sostegno della Fondazione Crf e la collaborazione con la Fondazione Fossano musica. La banda cittadina, diretta dal maestro Alessio Mollo, proporrà alcuni brani  tradizionali del proprio repertorio e la serata vedrà la partecipazione straordinaria della classe terza del progetto Orchestrando dell’Istituto comprensivo “Andrea Paglieri” di Fossano-Cervere. La serata è ad ingresso gratuito.

La domenica sarà la giornata della grande messa pontificale, momento centrale delle celebrazioni di San Giovenale.
Alle 9,45 il raduno nella chiesa della Santissima Trinità da dove partirà la celebrazione della messa stazionale presieduta da mons. Piero Delbosco vescovo di Cuneo e Fossano. La processione raggiungerà la Cattedrale dove vi sarà l’offerta dell’olio per l’accensione della lampada votiva da parte del sindaco della città.

Al termine della messa la tradizionale processione per le vie della città che attraverso via Cavour raggiungerà piazza Castello per l’omaggio degli Sbandieratori Principi d’Acaja, poi lungo via Sacerdote, via dell’Annunziata attraversando via Maestra ritornerà verso la Cattedrale raggiungendo il sagrato per la benedizione finale e i saluti augurali.

La giornata della domenica è anche quella dell’esposizione dei quadri dei benefattori fossanesi, altra tradizione antichissima e particolarità tutta fossanese. Sono centinaia le tele che raffigurano i fossanesi benefattori delle opere pie cittadine, degli istituti, dell’ospedale ecc. Molte di queste sono anche state oggetto di restauro. Via Roma, le facciate dei palazzi nobiliari e la Cattedrale diventeranno dunque (meteo permettendo) lo sfondo per una pinacoteca a cielo aperto.

Preghiera nella basilica fossanese ancora nel tardo pomeriggio alle 17 con i secondi Vespri guidati dalle comunità religiose della città, cui seguirà la celebrazione della messa. E due saranno gli appuntamenti anche nella giornata di lunedì, con la messa in suffragio dei defunti della Compagnia di San Giovenale (al mattino alle 9) e la solenne celebrazione eucaristica delle 18, presieduta dai due vicari della diocesi, don Carlo Sebastiano Vallati e don Flavio Luciano, in memoria degli amministratori comunali e dei volontari delle associazioni cittadine deceduti durante l’anno. 

Il lunedì, festa cittadina, sarà anche il giorno della tradizionale Fiera di San Giovenale, con le bancarelle lungo l’asse di viale Alpi e via Roma (parte delle bancarelle saranno già presenti nella giornata di domenica). Ancora una volta ci si troverà “in piazza” per festeggiare e dirsi “Buon San Giovenale!”.