Bene Vagienna, un altro scontro sull’incompatibilità di Ravotti

Trascorreranno almeno altri dieci giorni prima che Claudio Ravotti decada eventualmente da consigliere comunale. Un passaggio formale per una vicenda il cui esito appare scontato, soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale, convocato lo scorso 10 maggio a palazzo Lucerna di Rorà. All’ordine del giorno c’era, oltre alla lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente, un unico punto, che riguardava la presunta incompatibilità dell’esponente de “L’altra Bene”, gruppo di opposizione: ne è scaturito un nuovo scontro con la maggioranza del sindaco Claudio Ambrogio.

Scontro che gravita intorno all’allevamento di polli in frazione Isola, una vicenda complessa su cui lo stesso Ravotti ha cercato di far chiarezza con il comitato “Isola 2021”, già prima di candidarsi alle ultime elezioni amministrative: il Comune aveva autorizzato un piccolo insediamento, che in seguito, attraverso il passaggio in Conferenza dei servizi, aveva di fatto ottenuto le autorizzazioni per trasformarsi in una struttura molto grande, capace di incidere profondamente sulla qualità della vita nella frazione, e che infine, grazie all’impegno di alcuni residenti ma anche al “passo indietro” del Comune stesso, è stato nuovamente valutato in Conferenza dei servizi e costretto a rispettare i limiti del progetto iniziale.

Ravotti sarebbe incompatibile come consigliere comunale per aver firmato il ricorso al Tar - tuttora pendente - contro la concessione, da parte del Comune di Bene Vagienna, del permesso di costruire con cui si è aperta la vicenda: di qui l’invito, da parte dell’Amministrazione Ambrogio, a rinunciare a quel ricorso o a dimettersi da consigliere. Da subito, l’esponente de “L’altra Bene” ha dichiarato che non avrebbe rinunciato al ricorso né si sarebbe dimesso, invitando lo stesso Consiglio comunale a farlo eventualmente decadere, tramite votazione.

Nella seduta dello scorso 10 maggio, c'è stato un nuovo botta e risposta fra la maggioranza e "L'altra Bene". Il confronto si è aperto sulla questione se il ricorso al Tar sottoscritto da Ravotti rappresenti un interessi pubblico e privato; ma ben presto il dibattito si è trasformato in uno scambio di accuse che riguardano le presunte manchevolezze dell'Amministrazione comunale, passata e attuale, nel tutelare cittadini e ambiente dal rischio di un maxi-allevamento. Molto accesi i toni; per due volte, carabinieri e agenti di Polizia locale hanno invitato il pubblico presente a palazzo Lucerna di Rorà a non interferire con il Consiglio comunale.