Fossano il comune più danneggiato in caso di Peste suina africana

Se il virus della Peste Suina Africana (riscontrata ad oggi soltanto nei cinghiali e mai nei maiali) arrivasse nelle nostre zone gli effetti per l'economia del territorio sarebbero devastanti. Tra i primi comuni a rischio, per l'imponente ricaduta che provocherebbe, in tutto il Piemonte ben 9 sono cuneesi: in testa alla "classifica" ci sono Fossano e Villafalletto, seguite di poco da Centallo e Bene Vagienna. Questo perché la presenza sul territorio di allevamenti suini è imponente. E perché l'attuale normativa europea impone che se si trovano carcasse di cinghiali con peste suina vicini agli allevamenti di maiali tutti i capi presenti nelle aziende dovrebbero essere abbattuti e per 12 mesi nelle stalle non potrebbero essere introdotti nuovi animali.

In un recente e complesso studio Confagricoltura Cuneo ha calcolato che il danno diretto per il "comparto agricolo e alimentare sarebbe di oltre mezzo miliardo di euro: il valore della produzione, infatti, è stimato in 188,5 milioni di euro, mentre quello della trasformazione in 496 milioni di euro" - ha spiegato il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte nella conferenza stampa dedicata al tema. Non solo: "A questi andrebbero aggiunti i costi per lo smaltimento degli animali e il profitto mancante per il periodo di chiusura delle attività, senza contare che in Piemonte la Pesta Suina Africana potrebbe essere dichiarata endemica, cancellando la possibilità di praticare l'allevamento suino per molti anni e mettendo in crisi la filiera delle Dop (Parma e San Daniele)"

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