Mons. Delbosco: il diacono è chiamato “a servire i fratelli in qualunque luogo”

Alberto Costamagna ha ricevuto l'ordinazione diaconale. Grande festa per il giovane fossanese nato e cresciuto nella comunità dello Spirito Santo

Costamagna Alberto Diacono

Alberto Costamagna è diacono. La solenne celebrazione di ordinazione al primo grado del sacramento dell’Ordine (questo il nome “tecnico” del diaconato) è avvenuta ieri sera, sabato 13 maggio, nella Cattedrale a Fossano. E la chiesa, una volta tanto, si è riempita di giovani, provenienti dalle comunità dove Alberto è cresciuto o ha prestato servizio in questi ultimi anni: lo Spirito Santo a Fossano, innanzitutto, dove è nato 30 anni fa e dove è maturata la sua vocazione, poi Caraglio, Centallo e Mellea. A condividere con Alberto questo importante momento per la diocesi, c’erano naturalmente la famiglia, i parenti, gli amici, i compagni di studi, una folta rappresentanza del clero, dei diaconi permanenti e del popolo di Dio... Tutti a pregare con lui durante i tanti momenti che caratterizzano il rito dell'ordinazione diaconale.

“La storia degli apostoli che durante l’Ultima Cena si sentono amati da Gesù si ripete anche oggi - ha detto mons. Delbosco commentando il vangelo di Giovanni nell’omelia -: tu senti che lo sguardo di Dio si è posato su di te e ti rendi disponibile a seguirlo. Se ti senti inadeguato non temere: come il Signore ti ha accompagnato finora, continuerà a starti vicino e a sostenerti”. Come diacono “sei chiamato a camminare con il Signore, a servire i fratelli in qualunque luogo. Questo si traduce nella cura delle relazioni, nello stare accanto a chi fatica”.

Alberto, alla fine della celebrazione, ha ringraziato tutti, in particolare ha citato “tre nomi assenti ma presenti: papà Pier Carlo, che è in Cielo, e tutta la mia famiglia; don Renzo Abrate e la comunità dello Spirito Santo, le altre comunità di Caraglio, Centallo e Mellea; mons. Derio Olivero con cui ho avuto la fortuna di crescere”. La festa dalla chiesa si è trasferita nel cortile del Vescovado, dove in tanti hanno gioito e abbracciato Alberto durante il rinfresco preparato dal comitato del Borgo Nuovo.

Servizio su La Fedeltà del 17 maggio