Genola intitola a Rita Montagnana l’area verde con la panchina rossa

All’inaugurazione era presente anche il nipote

un uomo e cinque donne in un prato verde per inaugurare l'area a rita Montagnana

È Rita Montagnana la donna scelta dai ragazzi della scuola media di Genola a cui intitolare la nuova area verde, arredata con una panchina, aiuole e un acero, lungo la pista ciclabile che collega Genola a Fossano.

La Consulta per le pari opportunità e il Comune di Genola hanno tenuto l’intitolazione ufficiale nel pomeriggio di lunedì 22 maggio, cui ha partecipato il nipote Manfredo Montagnana. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Pachamama: donne e ambiente” vinto dalla Consulta e finanziato dalla Fondazione Crt con la collaborazione del Comune che ha messo a disposizione l’area.

“Pachamama significa «Madre Terra», è la grande dea madre, dea della terra, dell’agricoltura e della fertilità - ha detto Chiara Picco a nome della Cpo di Genola -. Un progetto nato dall’idea della Cpo di Genola, con la volontà di raggiungere i giovani (dai 14 ai 18 anni) e parlare con loro di ambiente e di stereotipi”.

Con Natascia De Matteis, del Centro studi e documentazione pensiero femminile, è stato impostato un discorso sul lavoro manuale e gli stereotipi di genere. Individuata dal Comune un’area verde che sarà curata dai ragazzi (dai 14 ai 18 anni), con il vivaista e l’agronoma Sara Rosso sono state scelte delle piante che possano crescere in armonia con il territorio e in ogni stagione portare colore creando una vera e propria cornice vivente. Un’area dove riposare ma anche riflettere sul significato della panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, in uno spazio intitolato a una donna.

“Le strade intitolate alle donne sono in netta minoranza - ha sottolineato Chiara Picco -. A essere ottimisti sono il 6% dei luoghi pubblici in Italia, e spesso sono in periferia. Agli uomini più o meno illustri sono invece riservate il 40-50 per cento delle targhe stradali”.

La scelta è stata lasciata ai 126 ragazzi delle Medie locali che hanno votato Rita Montagnana con il 41% dei voti, seguita da Artemisia Gentileschi (20%), Anna Magnani (17%), Grazia Deledda (16%) e Lalla Romano (6%). Il voto segreto lasciato in un’urna con grande partecipazione e coinvolgimento dei ragazzi purtroppo, però, non permette di conoscerne a fondo le motivazioni. Sicuramente è stato vissuto con entusiasmo perché da oggi una piazza di Genola porta un nome scelto da loro.

Rita Montagnana è nata a Torino da una famiglia ebrea di origine fossanese di tradizioni socialiste. Attiva politicamente fu sempre molto impegnata sui temi della difesa dei diritti delle donne partecipando anche a Congressi internazionali. Durante il periodo fascista fu costretta a rifugiarsi in Russia; quando rientrò assunse l’organizzazione femminile del Partito comunista creando l’Unione delle donne (Udi). Nel 1946 fu una delle 21 donne, su 556 deputati, a partecipare all’Assemblea costituente. Insieme a Teresa Mattei e Teresa Noce riorganizzò la giornata dell’8 marzo, per riflettere e lottare per i diritti delle donne e delle lavoratrici. “Una donna attenta ai diritti delle donne lavoratrici - così la ricorda il nipote Manfredo Montagnana - a cui è sempre stata a fianco ma anche una mamma dolce e premurosa con il figlio Aldo affetto da gravi problemi di salute”. Il sindaco Flavio Gastaldi ha ringraziato la Cpo per l’impegno portato avanti in questi anni “per creare consapevolezza e una cultura di genere fin dalle giovani generazioni”. La cerimonia di intitolazione si è conclusa con un momento musicale a cura di Beatrice e Kika. l.t.