Si è conclusa nei giorni scorsi l’esercitazione “Maurin 23”, svolta in poligono a quota 2400 m dai reparti della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito, i quali si sono addestrati al tiro con mortai pesanti da 120 mm, obici da 105/14, armi individuali e di reparto e anche nell’impiego di cariche esplosive. Scopo dell’esercitazione è stato quello di consolidare e incrementare le capacità di condurre attività tattiche a fuoco e in bianco in diversi contesti di warfighting, in ambiente montano e in uno scenario di minaccia ibrida.
Organizzata dal 1° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) che ha la sua caserma a Fossano, la “Maurin 23” ha visto la partecipazione del 3° reggimento alpini di Pinerolo, del 2° alpini di Cuneo, del 32° di stanza a Fossano e del 9° reggimento alpini de L’Aquila che - a rotazione - si sono schierati nell’arco di quattro settimane presso il poligono del Col Maurin.
Il 1° reggimento si è addestrato anche con una sezione del 93° Régiment d’artillerie de montagne, l’unità della 27^ Brigata di Fanteria da montagna francese che coopera stabilmente con la Taurinense.