Una provincia (fiorita) per le api

In Granda sono state lanciate varie iniziative per aiutare gli insetti impollinatori

Tante iniziative, in Granda, per salvare le api

Salviamo le api. Quante volte si ripete questo appello, consapevoli dell’importanza di questo insetto che, citiamo da Wikipedia, rappresenta “un indicatore biologico della qualità dell’ambiente”, ma anche, purtroppo, “una delle emergenze ecologiche in corso”? A Cuneo, per fortuna, non si rimane indifferenti: sono numerose, nella Granda, le iniziative che puntano a creare delle oasi dove l’«apis mellifera» e altri impollinatori possano vivere, o meglio sopravvivere.

Cambiamento climatico, diffusione di antagonisti naturali, uso indiscriminato di fitofarmaci: sono molte le cause che determinano la moria delle api, i cui effetti si osservano anche nella produzione di miele, che tende a ridursi. Fra le strategie che si mettono in campo per invertire questa tendenza, c’è la creazione di spazi dove l’insetto non sia minacciato. In questo sforzo si inserisce “+Api. Oasi fiorite per la biodiversità” che in Granda, complice l’impegno della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e della Fondazione Agrion, ha raccolto molte adesioni.

Nel dettaglio, grazie a questa iniziativa si lavora - secondo i dati disponibili attualmente - alla creazione di 192 oasi, per oltre 140metri quadrati che si trasformeranno in aree fiorite appunto per le api. Massiccia anche la partecipazione nel Fossanese: nel territorio di cui si occupa “la Fedeltà”, hanno aderito a + Api i Comuni di Bene Vagienna, Cervere, Fossano, Genola, Trinità e Vottignasco.

Una “filiera futura”
+ Api fa capo a “Filiera futura”, associazione che a sua volta “lavora in tutta Italia per innovare il settore agroalimentare, promuovere progetti condivisi e valorizzare i prodotti di qualità «made in Italy»”. Con il progetto-pilota di + Api si vuole “promuovere la biodiversità in tutta Italia attraverso la creazione di oasi fiorite, spazi verdi ricchi di essenze mellifere, habitat ideali per le api e gli altri insetti impollinatori”.
Quanto all’importanza delle api, da Filiera futura ricordano che “le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo, ricoprendo quindi un ruolo fondamentale per l’ambiente e per l’ecosistema”. Se all’inizio di quest’anno l’Unione europea ha proposto un accordo che contrasti il declino degli insetti impollinatori selvatici nel vecchio continenente, anche Filiera futura “sta facendo la sua parte”, appunto con + Api. “L’inziativa - continuano da Filiera futura - si rivolge alle Amministrazioni comunali o a soggetti ritenuti ammissibili, appartenenti ai territori di tradizionale operatività delle fondazioni di origine bancaria associate a Filiera futura e aderenti a + Api. I Comuni e i soggetti ammissibili selezionati ricevono un contributo economico per la copertura delle spese di preparazione del terreno, semina e creazione delle oasi, oltre alla formazione necessaria tramite un webinar operativo con esperti tecnici di Fondazione Agrion, che illustrano le modalità di piantumazione e manutenzione”.

Anche Barilla in campo
Anche altre realtà sono impegnate a difesa di api e insetti impollinatori.
Ne è un esempio il gruppo Barilla, che qualche anno fa ha presentato la “La carta del Mulino”. Si tratta di “un disciplinare per la coltivazione sostenibile del grano tenero, nato dalla collaborazione con decine di molini, centinaia di centri di stoccaggio e migliaia di aziende agricole” e composto “da 10 regole pensate per portare qualità nei prodotti, supportare il lavoro delle comunità degli agricoltori e proteggere la biodiversità, anche grazie alla salvaguardia degli insetti impollinatori”.

Un esempio locale
Come si fa a sapere se le iniziative destinate alle api “funzionano” davvero? È sufficiente recarsi là dove esse devono portare alla creazione delle oasi fiorite... A Bene Vagienna, è la famiglia Marengo, dell’omonima azienda agricola, ad accompagnarci negli spazi verdi che stanno diventando la casa ideale degli insetti impollinatori.
La prima tappa, lungo la strada per Magliano Alpi, è un campo che ospita varie essenze floreali con, a lato, un campo di grano che, a sua volta, accoglie più varietà di questo cereale. Si crea così un ambiente ideale per api e insetti impollinatori. È una delle aree allestite in accordo con Barilla, e i fiori si possono già ammirare.
Presto succederà altrettanto con l’oasi creata lungo via Trinità. Quest’ultima fa capo al progetto + Api. La semina è avvenuta di recente, pertanto servirà un po’ di pazienza: poi, anche qui, i colori delle piante fiorite indicheranno la strada verso un mondo migliore, per le api e per noi.