Forza Italia in lutto lavora a un futuro senza Silvio Berlusconi

L’onda emotiva e il lavorio per riorganizzare il partito. Parlano Graglia e Pellegrino

Graglia e Pellegrino ad Arcore
Franco Graglia e Giacomo Pellegrino ad Arcore davanti a Villa San Martino

È una grande onda emotiva quella che ha attraversato Forza Italia nei giorni del lutto per la morte di Silvio Berlusconi. Dalla provincia di Cuneo, martedì 13 giugno - il giorno prima dei funerali - un gruppo di amministratori di Forza Italia ha preso la strada di Arcore per rendergli un ultimo omaggio, in una sorta di pellegrinaggio laico (vedi foto).

Oggi, però, si apre un’altra stagione: quella di un partito che dovrà camminare sulle proprie gambe. Ce la farà? Lo stato di salute, già da tempo, non è dei migliori. E il rischio - paventano alcuni - è che cominci la diaspora verso partiti oggi ritenuti più “attrattivi”: Fratelli d’Italia in primis.

Franco Graglia rilancia, sottolineando i frutti del suo lavoro da commissario provinciale, iniziato a novembre 2022. “Abbiamo superato abbondantemente la soglia dei cento commissari comunali di Forza Italia nominati: persone vere reali, che ci credono, e ora vedo all’orizzonte il traguardo dei 150. Siamo molto vicini a vincere la scommessa che avevo fatto con il nostro coordinatore regionale e ministro Paolo Zangrillo che fissava l’asticella a 200 coordinatori”. Confida nel ruolo che potrà avere nel partito Marina Berlusconi, garanzia di continuità, sostegno economico e prestigio. E in quello che avrà Alberto Cirio, per il quale dovrebbe essere ritagliato un incarico importante a livello nazionale.

Novità in vista anche a Fossano, come segnala Giacomo Pellegrino, commissario cittadino. È l’inaugurazione della nuova sede, “prevista nelle prossime settimane”. “Sarà un momento importante - conclude -, un’occasione per fare il punto in una stagione così particolare”.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 21 giugno