È una delle eredità lasciate dal Covid: non c’è più l’ultimo treno della sera da Torino a Fossano. Quello storico, utilizzato tradizionalmente da chi usciva tardi dal lavoro, da chi aveva trascorso la giornata nel capoluogo regionale regalandosi magari una cena vista Palazzo Madama, o perché no, una première al Regio. O ancora da chi, dopo aver già percorso mezza Italia in treno doveva fare ancora un ultimo tratto sul regionale diretto in Granda per raggiungere casa.
Era il convoglio delle 23,25. Partiva da Torino Porta Nuova e, una fermata dopo l’altra, arrivava a Fossano a mezzanotte e mezza circa, per poi chiudere la corsa a Cuneo e da lì ripartire alle 4 del mattino per il tragitto contrario.
Dal Covid quel treno non c’è più: l’ultima possibilità di arrivare a Fossano da Torino con la linea ferroviaria è salire sul convoglio delle 21,25. Troppo presto per molti. Quello dopo è alle 4 del mattino.
“L’ultimo treno della sera, delle 23,25 era poco frequentato, circa 70-100 posti, che sono davvero irrisori su un intero convoglio e questo lo rendeva un treno molto ‘costoso’, anche perché i treni notturni richiedono personale aggiuntivo per garantire la sicurezza dei passeggeri” - spiega Daniele Demaria, rappresentante per il bacino di Cuneo nel Cda dell’Agenzia piemontese della mobilità. Insomma, quello era un treno che faticava a “pagarsi” con i solo biglietti dei passeggeri. Con il Covid e le limitazioni alla circolazione viaggiava praticamente sempre vuoto. E così è stato eliminato, insieme ad altre tratte più “blasonate”, vedi ad esempio il collegamento in tarda sera tra il capoluogo piemontese e quello lombardo.
Articolo completo su La Fedeltà di mercoledì 21 giugno