Così la Pec sarà (quasi) obbligatoria

Ricevere una multa, o meglio una sanzione come dicono gli “addetti ai lavori”, non è ovviamente motivo di gioia. Ebbene: ora c’è il rischio che il sanzionato debba pagarsi anche degli aggiuntivi “costi di gestione”. Questo a meno che abbia attivato una “Pec” o Posta elettronica certificata, ovvero - citiamo da Wikipedia - “un tipo particolare di posta elettronica che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento, garantendo così la prova dell’invio e della consegna”.

Come si può intuire, ci avviciniamo ad una nuova svolta verso la piena digitalizzazione della Pubblica amministrazione, a discapito delle tradizionali forme di comunicazione cartacee. La data da annotarsi è giovedì 6 luglio. In seguito l’uso della Pec sarà, se non obbligatorio, fortemente incoraggiato per tutti gli italiani.

Appunto attraverso la Pec, la Pubblica amministrazione può trasmettere ai cittadini varie comunicazioni importanti: abbiamo citato le sanzioni, ma possiamo citare - più in generale - raccomandate, cartelle esattoriali, rimborsi fiscali e note su atti ufficiali.

Se i professionisti, per rispettare la normativa, si sono ormai abituati all’uso della Pec, lo stesso non si può dire per la gran parte dei cittadini. Adattarsi a questa piccola rivoluzione non è impresa impossibile: attivare la Pec è infatti un’operazione piuttosto rapida. Semmai, c’è da ricordarsi che, una volta creata la proprio casella Pec, occorre registrarla all’Indice nazionale dei Domicili digitali, attraverso il sito internet www.domiciliodigitale.gov.it: l’autenticazione si effettua tramite Spid o Cie, strumenti dei quali non tutti gli italiani si sono dotati e il cui uso non è immediato.

In ogni caso, in un futuro ormai non lontano l’Indice nazionale dei Domicili digitali sarà il luogo virtuale nel quale la Pubblica amministrazione cercherà la casella Pec del cittadino a cui deve trasmettere delle comunicazioni. I “renitenti” potranno sempre contare su un addetto in carne ed ossa che suoni al campanello di casa. Ma ci sarà, inevitabilmente, qualche spesa aggiuntiva.