“Fidanzata in affitto” – “Un matrimonio mostruoso”

Una Fidanzata In Affitto

FIDANZATA IN AFFITTO

di Gene Stupnitsky; con Jennifer Lawrence, Ebon Moss-Bachrach, Natalie Morales, Matthew Broderick. Usa, 2023.

Maddie vive a Montauk, una località sulla costa non molto distante da New York che d’estate si riempie di ricchi vacanzieri. Lavora in un bar come cameriera e per integrare fa anche l’autista per Uber. Ma caso vuole, o forse no, (la vita di Maddie è piuttosto “disordinata”) che le venga sequestrata l’automobile a seguito di una più che discreta sequenza di multe non pagate. Ma senza la macchina, Maddie non può lavorare come autista e arrotondare lo stipendio, e senza quei soldi in più non riuscirà a pagare le tasse di proprietà sulla casa che ha ereditato dalla madre dopo la sua morte. Insomma, un bel pasticcio… Quand’ecco che un annuncio su Craiglist sembra poter risolvere la situazione: una ricca coppia di newyorchesi con casa sulle spiagge di Montauk cerca qualcuno, o meglio, qualcuna che possa “svezzare” sotto il profilo emotivo e relazionale il loro unico figlio Percy, un ragazzo solitario e introverso che i genitori vorrebbero si aprisse alla vita prima della partenza per il college. In cambio della bizzarra prestazione la candidata riceverebbe in pagamento una preziosa automobile, una Buick Regal. Detto fatto, Maddie si trova assunta ma il compito, com’è facile immaginare, non sarà una passeggiata. Percy (che tra l’altro canta, suona il pianoforte e nutre una sincera passione per gli animali) si rivelerà infatti molto meno imbranato di quanto in un primo momento potrebbe apparire, e la stessa Maddie dovrà rivedere il suo atteggiamento con il mondo maschile. Commedia degli equivoci apparentemente generazionale e giovanilistica, il film di Gene Stupnitsky ribalta l’assunto di partenza mettendo in luce un’inattesa profondità di sguardo e, al netto di alcune prevedibili trivialità, una gradevole capacità di osservare e descrivere il mondo giovanile contemporaneo. Da vedere. 

 

Un Matrimonio Mostruoso

UN MATRIMONIO MOSTRUOSO

di Volfango De Biasi; con Massimo Ghini, Cristiano Caccamo, Ilaria Spada, Ricky Memphis, Paolo Calabresi, Sara Ciocca, Maurizio Mattioli, Paola Minaccioni, Elisa Di Eusanio, Emanuela Di Crosta, Fortunato Marco Iannaccone, Greg, Vincenzo Sebastiani, Italia, 2023, durata 101 minuti. 

Nando, il capo della famiglia Cornicioni, è scomparso, finito in una doccia di cemento a presa rapida. Presto però si scopre che in realtà Nando non è deceduto, ma ha finto la sua morte per trasferirsi in un lontano paradiso fiscale. La moglie Stella (Ilaria Spada), sola, abbandonata ma soprattutto rimasta senza il becco di un quattrino, decide che per risolvere la situazione non ci sia nulla di meglio che circuire il suocero Vladimiro (Massimo Ghini), vampiro immortale ma innanzitutto ricco possidente il quale grazie al suo sterminato patrimonio potrebbe risolvere d’incanto (è proprio il caso di dirlo) tutti i problemi economici della cinica e spregiudicata Stella. Peccato però che Vladimiro sia già sposato con Brunilde, strega potentissima (anche se al momento la stregopausa l’ha temporaneamente privata dei suoi poteri) che tuttavia non ha nessuna intenzione di rinunciare al proprio marito. 

Sequel del precedente “Una famiglia mostruosa” di cui riprende gran parte dei personaggi e delle situazioni, il film di Volfango De Biasi è una scombiccherata dark comedy che a dispetto di un cast assolutamente dignitoso - oltre a Ghini e Spada sono da segnalare il sempre bravissimo Paolo Calabresi e l’emergente Sara Ciocca - non riesce a decollare smarrendo assai presto la linea narrativa in una discontinua serie di gag spesso simpaticamente divertenti ma mai in grado di dare al racconto compattezza e unità. De Biasi con tutta evidenza vorrebbe strizzare l’occhio a commedie come “La famiglia Addams” o “Frankenstein junior” ma il risultato, ahinoi, ci conduce piuttosto dalle parti dei film “vacanzieri” dei fratelli Vanzina.