A meno di un anno dalla fine del secondo mandato Chiavassa (si voterà nella tarda primavera del 2024, in una data che non è ancora stata fissata), non ci sono punti fermi sulla corsa dei pretendenti alla carica di sindaco di Centallo. Men che meno l’unico che sembrava tale, fino a qualche tempo fa: quello che impone, dopo due mandati, il passaggio di consegne alla guida della città. Se, infatti, la legge oggi in vigore fissa questo limite per i Comuni fra i 5 e i 15 mila abitanti, proposte di modifica in Parlamento spingono per innalzarlo al di sopra dei 15 mila abitanti. Dovesse cambiare in tempo, la norma darebbe a Giuseppe Chiavassa la possibilità di ripresentarsi per una terza volta davanti agli elettori: una circostanza che, allo stato attuale delle cose, il sindaco uscente non ritiene opportuno nemmeno commentare in quanto del tutto ipotetica. Ma che se ipotetica non fosse, rappresenterebbe, secondo una nostra valutazione, un richiamo molto forte per il primo cittadino per giocarsi la partita del terzo mandato. Il fatto è che il nodo sulla candidatura di Chiavassa trascina con sé anche quello delle sue possibili controfigure in seno alla maggioranza che governa la città. E quello degli eventuali contendenti.
Servizio su "la Fedeltà" di mercoledì 28 giugno