Al via i saldi estivi in Piemonte

Con la nuova direttiva stesse regole per negozi "con sede fissa" e negozi on line

Al via i saldi estivi in tutto il Piemonte: la data d’inizio è giovedì 6 luglio. Dureranno per 8 settimane. E interesseranno molti tipi di negozi, in particolare di abbigliamento e abbigliamento sportivo, calzature, accessori di moda, casalinghi.

Secondo le stime dell’Ufficio studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Lo shopping avverrà secondo le regole introdotte dalla “Direttiva omnibus”, che riguarda la corretta comunicazione dei ribassi dei prezzi, mettendo sullo stesso piano il commercio in sede fissa con quello on line.

Dichiara Roberto Ricchiardi, presidente della Federazione moda Italia di Confcommercio Cuneo: “Siamo pronti ad accogliere i clienti con l’assistenza e la consulenza propria dei negozi di vicinato, nel rispetto delle regole, grazie agli accordi nazionali con le associazioni dei consumatori. Ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022, anche se condizionati dalla ridotta liquidità a causa dei continui rialzi dei tassi d’interesse che pesano sui bilanci delle famiglie. La novità di quest’anno è l’applicazione, dal 1° luglio scorso, del nuovo Codice del consumo, che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online: è un’importante risposta alla richiesta di Federazione moda Italia e Confcommercio a tutela del principio «stesso mercato, stesse regole»”.

Aggiunge Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo: “Auspichiamo che si consolidi la corsa allo shopping ripartita lo scorso anno e che i saldi estivi siano un’occasione importante sia per il cliente che per l’imprenditore commerciale. L’augurio è che, grazie all’applicazione della Direttiva omnibus, vengano eliminate le possibili sacche di illegalità e vengano riequilibrati i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole”.