C’è un cerverese nel nuovo Consiglio di amministrazione di Asprocarne eletto a Carmagnola lo scorso 27 giugno.
Il nuovo Cda in carica per il prossimo triennio è composto da 17 soci. Tra i nuovi ingressi il cerverese Bruno Sevega e Sebastiano Donalisio di Bra.
L’Asprocarne Piemonte è l’unica organizzazione dei produttori di carne bovina operante in Piemonte e una delle principali a livello nazionale per rappresentanza. Associa circa 400 produttori piemontesi che allevano oltre 130.000 bovini ogni anno, all’incirca il 50% della produzione regionale complessiva di vitelloni da carne.
Dopo i due anni del Covid il 2022 è stato l’anno di ritorno alla normalità e della ripresa.
“Un anno di crescita sotto tutti i punti di vista - dichiara il presidente Franco Martini -. Il bilancio ha fatto registrare il massimo storico di fatturato con 21,5 milioni di euro. Grazie al lavoro di tutti si sono consolidati i servizi ai soci e, in particolare, quello della commercializzazione del prodotto che ha evidenziato segni positivi su tutti gli indicatori. Sono infatti aumentati del 15% il numero di capi da macello conferiti dai soci, dell’8% il numero di capi da ristallo forniti agli allevatori e del 26% il fatturato totale del servizio. Numeri importanti che per una realtà come la nostra vogliono dire molto, ma che devono essere un punto di ripartenza verso i nuovi obiettivi che il neo eletto Consiglio di amministrazione vorrà porsi per il prossimo triennio”.
Bruno Sevega insieme al fratello Dario porta avanti un allevamento a ciclo chiuso di circa 350 capi di razza Piemontese. Cervere e il mondo degli allevatori della Granda ben conoscono questa azienda che è solita primeggiare per la qualità dei suoi capi alla Fiera di Santa Croce che ogni anno si svolge sulla piazza di Cervere nel mese di settembre.
Sevega inizia questo nuovo percorso nel Cda di Asprocarne con soddisfazione, ma è ben consapevole del lavoro e delle sfide che lo attendono.
“Un nuovo impegno che inizio con entusiasmo e la speranza di fare del bene per la categoria - dichiara Bruno Sevega - in un momento in cui la situazione per gli allevatori di razza Piemontese non è assolutamente facile”.
Asprocarne nel 2022 ha gettate le basi per uno sviluppo concreto dei progetti di rilancio della razza Piemontese che, purtroppo, in questi mesi vede aumentare sempre di più le difficoltà in una spirale che sembra non avere fine.
“Una crisi - spiega Sevega - che richiede al consumatore conoscenze e scelte consapevoli nella selezione della carne. Purtroppo il caro vita invita i cittadini o a consumare molta meno carne per scegliere la qualità o a optare per carne di bassa qualità per un costo più basso. Anche le associazioni animaliste e le nuove tendenze vegane non giocano a nostro vantaggio, dobbiamo riuscire a far arrivare alle persone il messaggio che la carne, come quella Piemontese famosa in tutto il mondo per le sue qualità organolettiche e a basso colesterolo, fa bene”.
In quest’ottica si inserisce il progetto “Svezzamento Piemontesi” che ha coinvolto alcuni allevamenti selezionati per effettuare un servizio di condizionamento dei capi da ristallo di razza Piemontese (sullo stile di quanto già da anni viene fatto sui capi da ristallo francesi) allo scopo di fornire ai soci ingrassatori dei bovini già predisposti ad iniziare al meglio il ciclo di ingrasso e finissaggio. Il progetto vedrà pieno sviluppo nel corso del 2023.