Una donazione ai missionari della Consolata in Tanzania che ha portato molti frutti

Il professor Ezio Mondino, scomparso nel 2021, nel suo testamento ha disposto di devolvere i propri beni in opere di carità

Mondino Ezio

Ezio Mondino, docente di letteratura e storia nelle scuole superiori, sindaco di Vottignasco dal 1999 al 2009, già collaboratore di questo settimanale negli anni Novanta, moriva improvvisamente nel febbraio 2021. Nel suo testamento ha lasciato una parte dei suoi beni per finanziare e sostenere i missionari in Africa. Attraverso la mediazione di Gemma Abbà e del marito Franco Giaccardi, che hanno trascorso negli ultimi anni lunghi periodi come volontari in Tanzania, sono stati individuati alcuni interlocutori e altrettanti progetti.

Gemma ricostruisce la vicenda e presenta i progetti finanziati con la donazione testamentaria di Ezio Mondino.

Tanti di voi, come me, avranno visto in televisione l’invito da parte di associazioni varie (tutte rispettabili) che chiedono alle persone di fare una donazione o un testamento a loro favore. Si rivolgono alle persone più sensibili, e chiedono di lasciare la loro eredità, od almeno una parte, a favore del gruppo che rappresentano. Io però ho constatato di persona che le persone buone e sensibili non hanno bisogno di pubblicità per pensare a chi ha meno di loro anche in previsione della loro scomparsa.

A questo proposito voglio raccontarvi il miracolo che è successo nelle comunità africane che io e Franco frequentiamo da parecchi anni a questa parte. È impossibile per noi spiegare quello che vediamo e viviamo quando siamo là, ma sicuramente è un’esperienza indimenticabile, che ti fa anche cambiare un po’ dentro, facendo il confronto con la vita comoda qui in Europa.

Recentemente è accaduto un episodio che riguarda il nostro territorio. Il professor Ezio Mondino, scomparso prematuramente nel febbraio 2021, si è dimostrato una di quelle persone buone e sensibili di cui vi parlavo prima. Nelle sue volontà testamentarie ha disposto di devolvere tutti i suoi beni in opere di carità. Con grande sorpresa siamo stati contattati dagli esecutori testamentari di Ezio e con grande emozione abbiamo scoperto che nel testamento una somma di denaro era destinata ai missionari in Africa.

Per individuare insieme i progetti più idonei alle volontà di Ezio, abbiamo illustrato agli esecutori testamentari le realtà più povere e bisognose che noi conosciamo, in Tanzania, dove svolgiamo il nostro servizio di volontariato.

Abbiamo così contattato tre missionari della Consolata che là operano - suor Virgiliana a Iringa, padre Franco Sordella a Mgongo, Giada Melis in un villaggio vicino alla città di Mbeya -, chiedendo loro di indicarci altrettanti progetti per le loro necessità più urgenti. I progetti che hanno preparato sono semplici ma indispensabili; dopo che le autorità competenti li hanno esaminati, abbiamo potuto procedere all’attuazione delle ultime volontà del nostro amico Ezio.

Iringa (villaggio di Ilamba): progetto “cibo”

Ad Iringa quest’anno non è piovuto. Il Collegio “Maria Consolata” che ospita circa 250 ragazzi del posto che frequentano la scuola superiore oppure i corsi di specializzazione in attività diverse (meccanica, falegnameria, agricoltura…) è rimasto assolutamente senza il cibo che permette loro di autogestirsi per un anno intero. La spesa per il cibo è indispensabile, come pure gli stipendi dei maestri che vengono da fuori, poiché la scuola gestita dalle suore, ormai quasi tutte di colore, è parificata. Ma quasi tutti i ragazzi non pagano la retta che potrebbe coprire qualche spesa, perché le loro famiglie sono troppo povere.

Ilamba, ragazzi del Collegio
Ilamba, ragazzi del Collegio

Con la somma ricevuta le missionarie della Consolata possono acquistare il cibo necessario, cioè mais, fagioli, riso, farina, olio, uova, un po’ di carne (di mucca, di maiale o di capra) solo saltuariamente.

Mgongo: progetto “mucche”

Padre Franco Sordella, che lavora a Mgongo, ha bisogno di qualche mucca gravida, e di qualche vitellino e pecora. In questo momento una malattia ha colpito le mucche, provocando la morte di alcune, un’altra è morta perché morsa da un cobra. In questa comunità padre Franco gestisce il Centro Faraja dove vengono ospitati bambini di ogni età, abbandonati od orfani che vengono condotti lì dalla polizia, che di solito li trova per le strade, soprattutto di notte. In questi giorni sono arrivati tre maschietti: uno di questi bambini ha sofferto da sempre di malnutrizione, gli altri due sono senza genitori o altri parenti. È giunta anche una bimba di tre anni: è stata trovata per la strada a chiedere l’elemosina, non ho il coraggio di dirvi in che stato era... Con la somma ricevuta potenzieranno la stalla della loro fattoria, così da non doversi preoccupare troppo del cibo, e procureranno abiti e scarpine ai bambini.

Shewa: progetto “ali d’angelo”

Giada Melis è una laica consacrata nativa di Cagliari, è stata inviata dal suo Vescovo in Africa come “fidei donum”. Giada è inoltre referente regionale per la Caritas della diocesi di Mbeya, nella regione di Iringa. Nel frattempo, è impegnata nell’orfanotrofio “Joseph Allamano” che si trova nel villaggio di Shewa (città di Mbeya), dove sono ospitati una cinquantina tra bambini orfani e disabili (di questo orfanotrofio ci siamo già occupati a marzo 2022, in occasione della Quaresima di solidarietà).

Melis Giada nell’orfanotrofio di Mbeya
Giada Melis nell’orfanotrofio di Mbeya

Grazie all’offerta ricevuta potranno effettuare diversi interventi: acquisto di attrezzature per disabili (sollevatori, sedie a rotelle…), sistemazione dei pavimenti (che sono di cemento grezzo e malandato), costruzione di servizi esterni al loro istituto perché spesso ospitano bambini di strada che assistono durante le ore del giorno. Infine, con quanto rimane, verranno acquistate due lavatrici molto grandi per suor Elena, responsabile dell’orfanotrofio di Tosamaganga, dove vivono circa 90 bambini da 0 a 6 anni. Qui con un po’ di acqua (molto scarsa per la verità) lavano tutto a mano. Speriamo che si riesca a scavare un pozzo.

A conclusione, desidero salutare Ezio con queste parole: “Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi, muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale” (Hawey B. Mackey).

Gemma Abbà

 

DONATE A “FOR AFRICA ONLUS”

L’impegno dell’associazione For Africa di Marene (www.forafricaonlus.it ) è rivolto a diverse missioni in Tanzania. Continua la collaborazione con i missionari della Consolata e man mano sempre più con missionari e volontari locali. È un impegno concreto, mirato al supporto di progetti che vengono valutati attentamente, portati avanti da soggetti che vivono in loco, che ben conoscono i bisogni della popolazione e sanno come affrontarli.

Per chi desidera inviare un aiuto, anche molto piccolo, all’associazione affinché si possa continuare a sostenere progetti e cercare di costruire insieme un futuro più giusto e sostenibile per tutti, ecco i dati per fare una donazione/offerta: For Africa onlus - Marene, codice Iban IT 66M 06305 46450 000030147480.

Oltre che nella regione di Iringa, alcuni volontari collaborano anche con la diocesi di Mbeya, che i fossanesi ben conoscono poiché il nostro caro don Godfrey Gwang’ombe - per anni viceparroco in varie comunità di Fossano, morto a 44 anni per un malore improvviso nell’aprile 2021 - riposa nel cimitero di Mbeya, insieme a tutti i sacerdoti, religiosi e religiose della diocesi. Se qualcuno desidera inviare offerte a Mbeya, Mwambani e Shewa, può contattare Gemma e Franco Giaccardi (tel. 338.5011378 - 338.1904873).