È il 1948 quando ad Antonio Ricci, protagonista del capolavoro cinematografico di Vittorio De Sica “Ladri di biciclette”, rubano la bici. Ma una volta denunciato il furto alla Polizia, Ricci si rende conto che le Forze dell’ordine per quel piccolo e comune furto probabilmente non potranno fare molto. Prova a cercarla da solo, ma inutilmente. Sono passati 75 anni da quel film, ma potrebbe tranquillamente essere una scena girata nel 2023, perché le cose non sono cambiate molto: si stima che in Italia vengano rubate ogni anno circa 320.000 bici, che muovono un mercato illecito di 150 milioni di euro. Un numero approssimativo, perché quello delle denunce si ferma sotto le 20.000 l’anno.
Fossano, il Fossanese e la Granda non sono da meno: i furti delle biciclette continuano ad esserci e molto spesso i bottini sono particolarmente preziosi. Difficile, quasi impossibile, dare dati certi perché - come detto - la percentuale di chi denuncia è irrisoria. Ventiquattro sono le denunce presentate alla caserma dei Carabinieri di Fossano nel 2022, già 30 nei primi 6 mesi del 2023, il doppio nella vicina Savigliano. Una cifra, come detto, probabilmente nettamente inferiore alla realtà.
Il problema esiste, lo dimostrano i racconti di chi non ha più ritrovato la bici “in via Cavour al mattino, con la bici adeguatamente legata”, di chi ha subito “ben due furti all’interno del cortile in cui lavoro in centro, con lucchetto posizionato”, di chi se l’è vista sparire dalla cantina, chi dal garage, chi dal palo dove l’aveva assicurata. “Quando sono andato a sporgere denuncia, le Forze dell’ordine mi hanno detto che ero l’ottavo in pochi giorni a presentarmi in caserma”, ci racconta un fossanese. Qualcuno prova a cercarla tramite annunci sui social, perché a volte le bici rubate vengono poi abbandonate dai ladri, quando non ne hanno più bisogno.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 5 luglio