Il progetto c’è. Quello che manca è la firma di uno dei sindaci coinvolti, senza la quale l’iter non può continuare e non è possibile accedere ai fondi. Il tema è la Strada dei cannoni, la sterrata che si snoda da Busca fino ai piedi del Pelvo d’Elva, al confine fra le valli Maira e Varaita: l’obiettivo è effettuare un intervento di ripristino che renda sicuro il passaggio di escursionisti a piedi e in bicicletta ed eventualmente di mezzi a motore.
Di recente, a Busca si sono incontrati i dieci sindaci dei Comuni delle valli Maira e Varaita il cui territorio è attraversato dalla Strada dei cannoni, che fino ad aprile, quando è stata svincolata, apparteneva al Demanio militare. All’ordine del giorno, la Convenzione di valorizzazione che tutti gli enti devono sottoscrivere perché sia possibile sia “candidare” la strada per l’iscrizione nelle “Strade storiche e di montagna”, che scade il prossimo 23 luglio, sia accedere al finanziamento di 850mila euro che la Regione Piemonte ha già assegnato al Comune di Busca per il progetto di rilancio del collegamento, i cui lavori devono essere autorizzati da tutti gli enti proprietari. È stato inoltre presentato il progetto esecutivo firmato dall’ingegner Cristian Trebini, incaricato dal Comune di Busca, e dall’architetto Giuseppe Moi, dell’Ufficio tecnico dello stesso Comune: sono previste “la manutenzione straordinaria e la realizzazione di caditoie su tutti i 40 chilometri del percorso e la messa in sicurezza con piazzole e protezioni nei punti più critici”, con particolare attenzione all’impatto ambientale.
“Occorre - spiegano dal Comune bi Busca - procedere al più presto all’accatastamento della strada, per cui il nostro Comune ha già ottenuto una proroga nell’ambito dell’accordo di programma con la Regione, mentre i lavori di messa in sicurezza e ripristino devono essere appaltati entro fine novembre. Tenendo conto del lungo iter autorizzativo, di almeno 120 giorni, che coinvolge dieci Comuni, i tempi sono molto stretti”.
Tutti i sindaci coinvolti si sono espressi a favore perché l’iter prosegua, con l’eccezione di Andrea Salsotto: il primo cittadino di Stroppo avrebbe manifestato perplessità sull’utilizzo dell’infrastruttura. È il tema che, da tempo, divide: alcuni vorrebbero che la Strada dei cannoni fosse riservata ad escursionisti a piedi e in bicicletta, mentre altri auspicano che l’accesso sia consentito anche ai mezzi a motore adatti al fuoristrada, nel rispetto di certi limiti. Il sindaco di Busca, Marco Gallo, ha proposto di sottoscrivere, a latere della convenzione, un accordo per l’utilizzo promiscuo della strada: due giorni alla settimana per i mezzi a motore e gli altri cinque per gli escursionisti a piedi e in bicicletta.
“Auspichiamo - hanno detto infine il sindaco Gallo e il presidente dell’Unione montana Valle Maira Francesco Cioffi - di trovare presto una soluzione di buon senso. La mancata sottoscrizione da parte di un Comune non permetterà di spendere le risorse dell’accordo di programma sul tratto di strada di sua competenza, che nel caso di Stroppo sono pari a circa 200.000 euro; ma la cosa peggiore è che così facendo si indebolisce il progetto nel suo complesso. Dobbiamo recuperare l’unità di intenti che ci ha portato a far partire questo progetto. Abbiamo la grande responsabilità di continuare il cammino fatto fin qui insieme”.