Ondata di calore in Piemonte

Il picco del caldo sul Piemonte sarà raggiunto tra martedì e mercoledì. L’anomalia termica positiva sarà intorno ai 4-5°C

Termometro caldo calore
(Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Anche il Piemonte attende l’ondata di calore (la terza dall’inizio dell’estate) che già sta interessando le regioni centro-meridionali della nostra penisola, dove ha già causato valori di temperatura massima superiori ai 40°C. Lo dice il bollettino dell’Arpa secondo il quale il picco del caldo sul Piemonte sarà raggiunto tra martedì e mercoledì, quando sulle Alpi occidentali sarà presente una forte ventilazione da ovest che indurrà una compressione delle masse d’aria con ulteriore riscaldamento. L’anomalia termica positiva sarà intorno ai 4-5°C; la media delle temperature massime sulle zone pianeggianti sarà sui 32-33°C, con valori di 34°C sull’area urbana di Torino e picchi di 37-38°C sul basso Piemonte. Le temperature minime in pianura saranno mediamente sui 20-21°C con picchi di 24-25°C quindi superiori alla soglia dei 20°C che individua le notti definite “tropicali”. Lo zero termico raggiungerà i 4.700-4.800 m. L'umidità relativa dovrebbe essere intorno all’80% nelle ore notturne e al 40% in quelle diurne, con un'umidità media giornaliera del 60%. Quindi sarà un caldo considerato afoso; il föhn previsto per mercoledì notte dovrebbe determinare una diminuzione dell’umidità notturna che si attesterà sul 50%. Giovedì le temperature si manterranno ancora su valori elevati, ma si avrà un primo leggero calo, in quanto la struttura anticiclonica tenderà ad abbassarsi di latitudine a causa dell’azione di una depressione presente sull’Europa centro-settentrionale. Una diminuzione più marcata delle temperature è attesa tra venerdì e sabato quando una saccatura atlantica dovrebbe transitare sul Piemonte causando instabilità diffusa. Si tratta tuttavia di una previsione che dovrà essere confermata nei prossimi giorni.

Le ondate di calore – spiega Arpa Piemonte - si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni metereologiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. I problemi alla salute possono insorgere nel momento in cui le condizioni alterano il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare diversi organi vitali e il cervello stesso. Infatti, gli studi dimostrano che l’esposizione prolungata alle condizioni sopra-descritte può essere associata ad effetti sulla salute umana sia lievi (insolazione, crampi, svenimenti edema) sia più gravi (disidratazione, congestione, colpo di calore) con un impatto maggiore per alcune categorie di persone.
Le persone maggiormente a rischio sono: gli anziani, i neonati e bambini, persone che assumono determinati farmaci o persone di qualsiasi età, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta. Per difendersi dal caldo ci sono alcune semplici e apparentemente banali regole comportamentali: non uscire nelle ore più caldi, schermare finestre esposte a sud con tende o oscuranti regolabili che blocchino il passaggio di luce ma non quello dell’aria, bere molti liquidi, moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina o alcolici, fare pasti leggeri, vestire comodi e leggeri, evitare esercizio fisico nelle ore più calde.