Alpi acque si candida a vivere una seconda vita, senza socio privato, ma come componente della Società consortile tutta pubblica che farà capo a Cogesi, il gestore unico a livello provinciale. Vorrà dire che conserverà una propria identità industriale, di personale e competenze maturate in quasi 25 anni di vita. Era l’approdo ipotizzato sin dal 2018-2019 con le deliberazioni dei sindaci della Granda che avevano deciso a larga maggioranza il modello della gestione unica, come richiesto dalla legge. Ma la resistenza (e i ricorsi) del socio privato (Tecnoedil-Egea) e la riluttanza dei soci pubblici a chiudere l’esperienza della Società mista avevano seminato molti dubbi sul compimento dell’operazione. Per la prima volta, tuttavia, nell’assemblea di mercoledì 19 luglio, tutti i soci di Alpi acque, riuniti a Savigliano, hanno detto di sì al processo di pubblicizzazione.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 26 luglio