Resterà aperta fino al 10 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30 la mostra allestita al “Centro visite” del Parco delle Alpi Marittime a Terme di Valdieri dedicata alla figura di Dante Livio Bianco, a 70 anni dalla scomparsa.
Avvocato affermato, alpinista eccellente, intellettuale, antifascista, la sua figura è strettamente legata tanto alla Resistenza quanto alle imprese alpinistiche.
Dante Livio Bianco, infatti, fu un pioniere delle scalate in montagna prima del secondo conflitto mondiale e di nuovo dopo, fino alla tragica scomparsa nel 1953, ma due giorni dopo l’armistizio, organizzò in valle Gesso, con altri undici compagni di fede, la formazione partigiana “Italia Libera”. Da questo ebbero origine i gruppi di “Giustizia e Libertà” operanti nel Cuneese. Dante Livio fu Commissario del Comitato militare del Cln della Regione Piemonte e a lui è dedicato il Rifugio a pochi metri dal Lago Sottano della Sella di proprietà del Cai di Cuneo. Bianco trovò proprio in montagna la morte il 12 luglio 1953, sulla cresta Saint-Robert, nel gruppo del monte Gelàs.
Montagna e Resistenza in Granda sono legati inscindibilmente e sono diverse le figure di alpinisti che, dopo l’Armistizio, misero la loro conoscenza della montagna al servizio della Resistenza e tra i tanti rifugi e bivacchi delle nostre valli dove cimentarsi in rinfrancanti escursioni estive, è possibile seguirne le tracce.
Dante Livio Bianco
Come detto il rifugio Dante Livio Bianco sorge a pochi metri dal Lago Sottano della Sella che, insieme al Soprano, costituisce il bacino naturale più grande della Alpi Marittime. Intorno al rifugio si dipanano percorsi di difficoltà diverse in grado di soddisfare l’alpinista esperto quanto escursionisti più moderati.
Località: Lago Sottano della Sella, Comune di Valdieri, valle Gesso
Proprietà: Cai Cuneo. Rifugio gestito
Per informazioni e prenotazioni 0171/97328 (rifugio) 335/5461677 (gestore). info@rifugioliviobianco.it – www.rifugioliviobianco.it. Per il pernottamento è obbligatoria la prenotazione, per il ristoro giornaliero è vivamente consigliata.
Rifugio Edoardo “Dado” SORIA - Gianni ELLENA
Compagni di cordata e di brigata partigiana di Dante Livio Bianco furono Edoardo “Dado” Soria e Gianni Ellena anche loro giovani alpinisti passati dalla scalata al primo nucleo di “Italia libera”. A loro è intitolato il rifugio al piano del Praiet nel comune di Entracque in valle Gesso. Alla scomparsa di Soria, nel 1950, si pensò alla costruzione di un edificio a forma di cubo, o dado per ricordare, appunto, il nome con il quale era conosciuto. La stuttura fu realizzata e inaugurata nel 1961, ma il tetto piatto causò parecchi problemi di infiltrazione e fu quindi ristrutturato. Il nuovo rifugio fu inaugurato nel 1979 e al nome di Soria fu aggiunto quello di Gianni Ellena, amico e compagno di cordata di Soria, scomparso tre anni prima.
Posto a 1840 m ai piedi del massiccio del Gelàs è raggiungibile da San Giacomo di Entracque con una passeggiata di due ore.
Località: Piano del Praiet, Comune di Entracque, valle Gesso
Proprietà: Cai Cuneo. Rifugio gestito.
rifugiosoria.com
Piero Garelli
Per ritrovare la storia di Piero Garelli ci si deve recare in valle Pesio. Avvocato, presidente del CAI di Mondovì, Garelli era entrato nella Resistenza subito dopo l’armistizio, aggregandosi alla III Divisione alpina operante in Val Casotto. Arrestato mentre si trovava a Mondovì, fu portato a Torino e rinchiuso nelle carceri Nuove. Il 25 maggio 1944 fu trasferito nel campo di concentramento di Fossoli prima e a Bolzano successivamente. Deportato nel lager di Mauthausen e morì nel sottocampo di Gusen, quando la fine della guerra era ormai vicina.
Il rifugio a lui intitolato, inaugurato nel 1950, si trova a quota 1970 nei pressi del Pian del Lupo ed è considerato una delle più attrezzate strutture alpinistiche.
Inizialmente di dimensioni ridotte, è stato raddoppiato nel 1964 e ulteriormente ampliato nel 1968 arrivando a ospitare 76 posti letto. L’ultima ristrutturazione, che lo ha portato a 94 posti letto, risale al 1991 dopo il terribile incendio che ne distrusse buona parte nel 1987.
Località: Pian del Lupo, Comune di Chiusa di Pesio, Valle Pesio
Proprietà: Cai Mondovì. Rifugio gestito.
www.rifugiogarelli.com
Rifugio partigiano 104° Brigata Garibaldi – Carlo Fissore
Se i rifugi Dante Livio Bianco, Garelli e Soria Ellena ricordano figure della Resistenza, senza però sorgere su luoghi particolarmente simbolici per la lotta partigiana, il Rifugio Carlo Fissore, inaugurato il 25 aprile 1972, è uno dei siti più rappresentativi della Resistenza in valle Maira. Roccabruna e le sue montagne furono punto di riferimento della 104° Brigata Garibaldi. Il rifugio oggo è Centro Rete dei Sentieri della Libertà, progetto Interreg Italia-Francia-Svizzera concluso nel 2006; ospita una postazione multimediale che approfondisce le vicende storiche del luogo, una mostra fotografica permanente sulla 104ª Brigata Garibaldi, un bookshop ricco di pubblicazioni e materiali specifici.
Il rifugio è inoltre attrezzato per essere posto tappa di trekking di più giorni attraverso i percorsi partigiani delle valli Maira e Varaita.
I percorsi che ruotano sul territorio di sant’Anna sono quattro e sono denominati a seconda della tematica che affrontano:
SENTIERO CN7 P1: Camminando con Steve
SENTIERO CN7 P2: Anello di Norat
SENTIERO CN11 P1: Echi partigiani
SENTIERO CN11 P2: La spia e la cattura.
Carlo Fissore, “Dutur”, fu medico condotto, appassionato di alpinismo e, come partigiano, milità nella brigata 104° della XI divisione Cuneo. Divisione che fu poi a lui intitolata dopo che medico condotto, appassionato di alpinismo, come partigiano militò nella brigata 104 della XI divisione Cuneo e venne ucciso dai tedeschi l’11 luglio 1944.