Prima riunione, mercoledì sera 30 agosto, del Comitato spontaneo nato contro il progetto della cabina di trasformazione elettrica che E-Distribuzione, società della galassia Enel, vorrebbe costruire in zona Castagnotta, nelle campagne di Dalmazzi. Circa 25-30 persone - parte delle 58 che avevano sostenuto la petizione inviata al sindaco, al presidente della Provincia e al presidente della Regione - si sono date appuntamento al circolo ricreativo frazionale per decidere come “dare battaglia” contro un’operazione che non le convince sotto molti punti di vista: quello della trasparenza (per le scarse informazioni ricevute sin qui, da Enel e dal Comune), per la localizzazione (“una delle terre più belle di Sant’Albano” ha sottolineato uno dei presenti), per il consumo di suolo (la cabina occuperebbe soltanto 4 mila mq, ma sono 14 mila i metri quadrati richiesti da E-Distribuzione, di cui non sono state chiarite le modalità di utilizzo), per i vantaggi al territorio (“non ci risultano benefici” - ha aggiunto un altro indicando come esempio, ipotetico, l’esenzione dei cittadini dal pagamento delle bollette).
La riunione è stata convocata da Romano Calvo, portavoce informale del Comitato, santalbanese da una decina d’anni, e ha visto la presenza, tra gli altri, degli ex consiglieri di maggioranza Max Favole e Antonio Calcagno e dei consiglieri di minoranza Luigi Panero e Mariangela Leone.
Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 6 settembre