Sarà settimana corta per tutti: da lunedì 11 settembre le lezioni partono in tutto il Piemonte per le scuole di ogni ordine e grado e la data coincide, per Fossano, con l’avvio della piccola-grande rivoluzione della settimana di cinque giorni. Tutti gli allievi dei due istituti comprensivi di Fossano, dalla scuola dell’infanzia (e in questo caso non è una novità) alle elementari (frazioni comprese), alle medie saranno in classe dal lunedì al venerdì. Al sabato non si andrà più.
La decisione era stata presa all’inizio del 2023 dagli stessi istituti comprensivi, dopo un sondaggio tra le famiglie, studi dei nuovi orari e di vantaggi e svantaggi di tale nuova soluzione che implica alcune importanti differenze nel calendario settimanale tradizionale, un numero maggiore di rientri e un allungamento del monte ore nelle mattine di lezione.
La settimana è già corta anche per i liceali dell’Ancina e per buona parte degli studenti del Vallauri. Fanno eccezione, in questo caso, solo alcuni indirizzi dell’istituto superiore di via San Michele che hanno un’alternanza tra sabati a casa e in classe.
Il nodo del trasporto scolastico
C’è chi la scuola la raggiunge a piedi, chi in bicicletta, chi con l’auto dei genitori e c’è chi ha bisogno dell’autobus. O meglio dello scuolabus: è chi vive in frazione ed ha l’esigenza di usufruire del pulmino giallo per i propri figli, che in molti casi sono iscritti in una delle scuole in città (quasi sempre l’Einaudi) e non a Murazzo o Maddalene dove ad anni alterni parte una nuova classe prima alle elementari. Il servizio di scuolabus non è mai stato attivato (o forse neanche mai richiesto) in alcune frazioni, come Boschetti e Tagliata, ma per quelle dall’altro “lato” di Fossano (Maddalene, San Sebastiano, Sant’Antonio Baligio, tanto per fare un esempio) le famiglie hanno sempre potuto usufruirne.
Con l’introduzione del nuovo orario scolastico, anche questo servizio è stato oggetto di riorganizzazioni che, viste dal punto di vista di chi scrive, sono ora a luci e ombre. Perché il Comune assicura di aver fatto tutto il possibile per accontentare il numero maggiore di famiglie possibili, mentre molti genitori hanno contattato il nostro giornale evidenziando alcune “pecche” dovute proprio alle modifiche introdotte.
Una premessa è d’obbligo: il Comune possiede due scuolabus da 28 posti e con gli orari unificati i due pulmini non erano più sufficienti. Per questo, il Comune ha dovuto fare una scelta e, dopo una serie di incontri con l’azienda Gunetto, ha optato per lasciare a quest’ultima una parte della tratta che una volta era coperta direttamente dal Comune. È la linea che passa (anche) da Sant’Antonio Baligio e dalla zona di via Torino-via Circonvallazione. In questo caso tutti i ragazzi diretti alle scuole, dalle elementari alle superiori, saliranno sull’autobus blu che garantirà andata e ritorno in orario scolastico (compresi i pomeriggi nei giorni di rientro). Da qui alcune critiche, ma anche alcuni apprezzamenti delle famiglie con piccoli alla primaria: “L’aspetto positivo è che l’Einaudi sarà la prima fermata e i bambini arriveranno in anticipo a scuola, mentre fino allo scorso anno erano i primi a salire sul mezzo, alle 7,20, ma dovevano fare il giro dell’oca prima di scendere e spesso arrivavano in classe a lezione già iniziata” - racconta una mamma. C’è qualche timore da parte di chi ha i figli che si affacciano alla classe prima, perché dovranno condividere il viaggio con ragazzi anche molto più grandi, ma dal Comune spiegano di aver “previsto un assistente su questo autobus che avrà i posti davanti riservati ai più piccoli. Una scelta fatta per venire incontro alle famiglie e perché su quella linea viaggiano utenti con disabilità”.
Altro elemento negativo: il costo del servizio è aumentato per chi è stato “spostato”, “senza che fosse richiesto o senza un confronto preventivo”, sulla linea gestita da Gunetto. Le tariffe applicate dal Comune per il trasporto scolastico prevedono alcuni scaglioni Isee, mentre quelle di Gunetto sono uguali per tutti. “Arrivo a pagare 120 euro in più all’anno per ogni figlio - ci spiega una mamma - . Ringrazio il Comune per aver trovato comunque una soluzione, ma contesto il metodo e anche i tempi: queste modifiche ci sono state comunicate a fine agosto, troppo tardi per valutare soluzioni alternative che potevano magari essere meno costose”.
Dagli uffici comunali ricordano che il “gap” della tariffa per il trasporto scolastico può essere compensato dal Bonus trasporti (di 60 euro) del Governo. Una misura senza dubbio utile, ma quando lo scorso 1° settembre è stata riaperta la possibilità di presentare la domanda, dopo appena 50 minuti il portale si è bloccato perché il plafond a disposizione era già esaurito.
Con pulmino giallo o con pullman blu gli studenti arriveranno a scuola. Tutte, tranne una, le domande accolte secondo Palazzo Civico: è quella di una famiglia residente a S. Sebastiano che non “è stato possibile accontentare perché non c’erano più posti sullo scuolabus. Aggiungere un mezzo (acquistandolo ex novo o noleggiandolo) per un solo utente era decisamente antieconomico e non sarebbe mai stato accettato dagli organi di controllo”.
La mamma della famiglia in questione ci aveva contattato raccontando, da parte sua, i diversi tentativi effettuati con gli uffici comunali e definendosi “stanca di battermi per un servizio che dovrebbe garantire il Comune”. Una seconda mamma aggiunge: “Ho rinunciato al servizio del Comune perché la scuola dista di 1,5 km da casa nostra, ma il tragitto del pulmino prevedeva 50 minuti di viaggio: 50 all’andata e 50 al ritorno. Un’assurdità. Certo, alla fine la scelta della rinuncia è stata nostra, ma ci siamo sentiti un po’ costretti a farlo”.
Volontari cercasi
Il servizio di assistenza svolto sugli scuolabus comunali è gestita da volontari. Dal Comune arriva l’appello “per chi ha voglia di mettere qualche ora del proprio tempo a disposizione, accompagnando i piccoli nel tragitto da casa a scuola e ritorno. Chi fosse interessato può segnalarlo direttamente all’ufficio scuola”.
Assistenza ai disabili
È la Cooperativa Progetto A di Bergamo ad essersi aggiudicata (fino ad agosto 2026) l’appalto per la gestione dei servizi di assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità, di assistenza ai servizi doposcuola, accompagnamento e vigilanza sugli scuolabus comunali e del servizio di estate ragazzi. L’importo contrattuale complessivo sfiora il milione e mezzo di euro.