Un centallese “in trasferta”, con il cuore che è rimasto comunque legato al paese natale. Si può riassumere così la storia di Guido Rosso, titolare della Ferramenta Ci.Erre a Savigliano, ma soprattutto presidente da oltre un decennio del Monge-Gerbaudo Savigliano, seconda realtà più importante in provincia per la pallavolo maschile, che in autunno prenderà parte per il terzo anno consecutivo al campionato di Serie A3 di volley.
Un saviglianese adottato, insomma, che ha però le sue radici proprio a Centallo, dove torna assiduamente.
Guido, si sente più saviglianese o centallese?
Sono centallese al 100%, anche perché la mia parentela è tutta lì. Sono nato in una casa di campagna; poi, a undici anni, mi sono trasferito in centro, quando mi miei genitori rilevarono l’attività di tabaccheria, proprio sotto i portici, in piazza Vittorio Emanuele II. Mio papà divenne ben presto per tutti “Giuanin el tabachin”, che era anche direttore del mercato dei fagioli, attività molto importante in paese al tempo. Mamma Caterina, invece, era per tutti “Rinuccia”.
A cosa si deve lo spostamento a Savigliano?
Diciamo per una ragione di cuore. A 27 anni ho sposato mia moglie Cristina e ci siamo trasferiti a Savigliano, essendo lei infermiera proprio là. Io per i primi tempi ho fatto la spola, lavorando a Caraglio, poi, anche dopo la nascita dei nostri figli Samuele e Andrea, ho iniziato a lavorare a Savigliano, stabilendomi definitivamente là.
E la passione per la pallavolo?
È nata un po’ per caso. Io ho da sempre la passione per il ciclismo, anche se papà Giuanin era contrario, perché la riteneva troppo faticosa. Il volley per me era l’Alpitour Cuneo, che seguivo con piacere negli anni d’oro. Quando mio figlio ha iniziato a praticarla a otto anni, me ne sono subito innamorato, perché è un ambiente in cui si fa ancora sport in modo sano, con competizione e rispetto reciproco.
Un avvicinamento che si è trasformato in qualcosa di più…
Mio figlio, poi, ha smesso di giocare, ma io non sono più andato via dal Volley Savigliano. Quando mi hanno proposto di diventarne presidente, per me è stato un grande onore. Ricordo con piacere la vittoria della Serie C, che per me era già un sogno. Figuratevi oggi che disputiamo con regolarità il campionato nazionale di Serie A3!
I vostri prossimi obiettivi?
Speriamo di fare ancora bene, confermando la stagione eccezionale vissuta nel 2022/23, quando, sorprendendo un po’ tutti, abbiamo centrato la qualificazione alla Coppa Italia e il quarto posto in campionato. I tanti impegni, anche sportivi, mi impediscono di seguire da vicino le vicende centallesi, ma ve lo garantisco: il cuore, insieme alla famiglia, resta laggiù.