"Mi sento indegno, debole, fragile e incapace; ma con il battesimo siamo stati tutti giustificati da Dio, mediante la fede, un dono gratuito e immeritato". A queste parole di umiltà, pronunciate durante l'omelia, corrispondevano l'entusiasmo e la commozione dei fedeli, tanto numerosi che la chiesa parrocchiale non riusciva ad accoglierli tutti. Nella mattinata di oggi (domenica 17 settembre), don Cristiano Bellino, 27enne di Bene Vagienna, ha celebrato la sua prima messa nella città dov'è cresciuto: ieri, a Mondovì, aveva ricevuto l'ordinazione presbiterale dal vescovo Egidio Miragoli.
Per Bene Vagienna, l'arrivo di Tano - così, al paese, lo conoscono tutti - è stata una festa, accompagnata da un concerto di campane organizzato ad hoc. Il ritrovo era fissato in piazza Martiri: in seguito, un corteo costituito da sacerdoti e chierichetti, Banda musicale della città e molti residenti ha accompagnato don Cristiano nella chiesa di San Francesco, dov'è avvenuta la vestizione del giovane sacerdote, che ha inoltre dedicato una preghiera alla patrona del paese, la beata Paola Gambara, il cui corpo riposa proprio in san Francesco. Pochi passi lo separavano ormai dalla chiesa parrocchiale: all'ingresso, l'abbraccio con il sindaco Claudio Ambrogio, che gli ha rivolto il "grazie" della comunità.
Durante la messa, sono stati letti alcuni passi dal libro di Siracide, che invita "Ricòrdati della fine e smetti di odiare", e, dal vangelo di Matteo, la parabola sul re che condonò il debito da 10mila talenti a un proprio servo, mentre quest'ultimo non fece altrettanto con un suo debitore per una cifra di soli cento denari. "Smettiamo di portare nel cuore rancore e ira: è un veleno che ci sgretola - ha detto don Cristiano -. Possiamo amare solo se ci sentiamo amati da Dio: riconciliamoci con il Signore, saremo capaci di riconciliarci con i nostri fratelli. Ci arrabbiamo per 100 denari, ma il Signore ci ha già condonato 10mila talenti".