Un intervento atteso da tempo e che ora – ottenuti tutti i permessi e nullaosta - è finalmente iniziato e che andrà a recuperare un pezzo di storia locale oltre a rendere più accogliente e funzionale uno dei luoghi della cultura fossanese. Si tratta del restauro della sede della Filarmonica Arrigo Boito che è anche parte di ciò che resta dell’antica chiesa di Santa Chiara e del suo monastero. Un intervento che è stato presentato nei giorni scorsi nel salone d’onore dal Palazzo del Comandante, sede della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano che insieme alla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano finanzia tutto il progetto per un totale di 350mila euro.
Presenti alla conferenza stampa il presidente della Fondazione Crf, Gianfranco Mondino, il sindaco di Fossano, Dario Tallone, rappresentanti dell’Asl Cn1, il presidente della Filarmonica Arrigo Boito, Enrico Serafini, e l’architetto Sergio Zorniotti dello studio Martinelli. Un progetto che prevede una spesa complessiva di circa 350mila euro.
“Oggi è un bel giorno. Siamo finalmente arrivati!” ha esordito il presidente facendo riferimento al percorso non certo facile per poter dare inizio ai lavori. “Quando le cose sono complesse bisogna far in modo che non siano complicate, ma devo dire che anche questa volta ce l’abbiamo fatta!”.
“Questo intervento si pone in linea con quanto effettuato in passato per l’hostello Federico Sacco, sotto la presidenza di Antonio Miglio, e per Palazzo Burgos - ha spiegato Mondino - Anche in questa occasione, il progetto è stato studiato e predisposto per rispondere alla duplice valenza di restauro e recupero di un immobile storico e per offrire una sede idonea allo svolgimento di attività culturali.
L’intervento è realizzato dalla Fondazione Crf in collaborazione con la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano, che hanno impegnato rispettivamente 250 e 100 mila euro.
Si tratta di un restauro articolato e complesso che interessa locali di proprietà del Comune di Fossano con parti comuni di proprietà dell’Azienda sanitaria locale Cn1, che ringraziamo entrambi per la collaborazione e la disponibilità. I lavori riguarderanno il ripristino delle coperture, restauro dei serramenti interni ed esterni, sistemazione delle facciate, rifacimento di impianti, pavimentazione e bagni, sistemazione dello scalone di accesso e restauro degli affreschi.
Ringrazio la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo per l’attenzione posta al progetto. Dopo mesi di progettazione a cura dell’arch. Sergio Zorniotti dello studio Martinelli, i lavori eseguiti dalla ditta Ediltre di Rovere e per gli affreschi dalla ditta Bailo Sergio sono iniziati. Si prevede di ultimare il restauro nel corso del 2024”.
Il suo grazie è andato poi al segretario generale Monica Ferrero che ha seguito tutta la vicenda (e tanti altri progetti in questi anni), così come a tutti i tecnici e alla banca di cui la Fondazione è principale azionista, perché le disponibilità della Fondazione derivano dal buon funzionamento della banca.
Un plauso e un ringraziamento sono arrivati dal sindaco Tallone che ha sottolineato l’importante apporto della Fondazione nel sostenere i progetti del territorio, ma anche l’ottimo dialogo con l’Asl per questo e altri progetti e alla Soprintendenza che, pur essendo oberata di lavoro, ha dato i permessi necessari in tempi ragionevoli.
L’architetto Zorniotti è poi entrato nel dettaglio dei lavori di consolidamento e restauro dell’immobile che partiranno dalla copertura, parte della quale evidenzia le origini dell’edificio e del complesso che, visto dall’alto, mostra ancora il tetto semicircolare che ricopriva l’abside della chiesa.
Nel salone principale della sede dell’Arrigo Boito verrà ripristinato il vecchio parquet che ora è nascosto sotto un nuovo e più recente strato di tavolette di legno. Ma il restauro riguarderà anche altre parti dell’immobile, come lo scalone e l’androne, la facciata su via Lancimano, ovviamente tutta la parte impiantistica (riscaldamento, raffrescamento, impianti elettrici, servizi igienici), il recupero dei serramenti e il restauro dell’apparato pittorico della volta del salone, piuttosto compromesso dalle infiltrazioni.
Ad occuparsi dei lavori sarà la ditta Ediltre di Rovere, mentre per il restauro dei dipinti interverrà la ditta Bailo Sergio.
Un ringraziamento particolare è arrivato anche dal fronte Asl Cn1. Mimmo Italia, dell’ufficio tecnico Asl, a nome del direttore generale Guerra e del direttore del servizio tecnico Folco ha sottolineato “la sincera gratitudine per il continuo impegno e i contributi devoluti all’Azienda sanitaria da parte della Fondazione Crf e della Consulta”. Tra questi, il recente restauro del muraglione di via Marconi (un tempo parte delle antiche mura di cinta della città) e la continuazione del lavoro di restauro di quello che è il muro perimetrale e di contenimento dell’ospedale Santissima Trinità. Con l’attuale progetto di via Lancimano, il rifacimento del manto di copertura va a beneficio anche dei locali del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Cn1.
Per i mesi in cui i locali saranno inagibili, l’Arrigo Boito potrà fare le prove negli spazi della sala contrattazioni del Foro boario. E mentre il presidente Enrico Serafini già pensa al prossimo concerto di Santa Cecilia, il pensiero va a quando la Filarmonica potrà avere la sua “nuova” sede, finalmente restaurata. Una storia, quella dell’Arrigo Boito, che si interseca con quella della città, ma anche della banca (fin dai primissimi anni della “cassa”, infatti, i versamenti delle quote per la Filarmonica venivano fatti all’istituto fossanese). “La Cassa di risparmio di Fossano ci accompagna da oltre 100 anni - ha sottolineato Serafini -, continua a farlo e a sostenerci”.