Lo Svaf (volontariato anziani) e la cooperativa sociale Il ramo hanno un progetto in comune: acquistare un pulmino elettrico per il trasporto dei disabili. Lo hanno annunciato ufficialmente venerdì 15 settembre, nella sede del centro diurno Santa Chiara di via Villafalletto a Fossano, i presidenti Mauro Capraro (Svaf) e Luca Miglietti (Il ramo) davanti ai volontari, agli utenti e ad alcuni loro familiari.
L’iniziativa nasce dal servizio di trasporto che da agosto del 2022 i volontari Svaf svolgono in favore di una quindicina di utenti disabili, che vanno a prendere a casa a Fossano e in alcuni paesi dell’Oltrestura e che portano verso i centri diurni del Ramo - a Fossano, Cussanio e Trinità, per poi riaccompagnarli a casa.
Nato un po’ per scommessa - e per dare “lavoro” ai volontari, colpiti dalle restrizioni post-Covid nelle Case di riposo - il servizio ha ormai preso piede, si svolge con regolarità dal lunedì al venerdì, impegna una quindicina di persone, suddivise in turni (ma sempre due per pulmino: uno alla guida, l’altro tra i passeggeri) ed è fonte di gioia reciproca, per chi aiuta e per chi viene aiutato. Lo è anche per le famiglie dei ragazzi, perché - come è stato detto venerdì - “tornano a casa contenti e ci rendono contenti”.
Che cosa volere di più? Potrebbe sembrare una domanda retorica e invece non lo è. Non lo è, perlomeno, per i due enti, che una risposta l’hanno cercata sul serio e l’hanno pure trovata. È quella di mettere a punto un servizio ecologicamente sostenibile, per inquinare di meno e contribuire a costruire un futuro migliore per tutti.
Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 20 settembre