Erede dell’ex Ospizio di Carità, dal 1961 ha preso il nome di Centro di addestramento professionale, ma per i fossanesi è, più semplicemente, il Cap. Dal 1991 è privatizzato (prima era un Ipab) e oggi svolge un servizio di doposcuola, aperto a tutti gli alunni delle scuole elementari, delle medie e anche dei primi due anni di superiori, con un occhio di riguardo alle fasce sociali più deboli. E nei mesi di chiusura della scuola si trasforma in un servizio di Estate ragazzi.
I posti disponibili sono fino ad un massimo di 50 (contemporaneamente). Il personale è composto da un segretario, un coordinatore educativo e quattro educatori assunti a tempo indeterminato. La gestione dell’Ente è affidata ad un Consiglio di amministrazione che si rinnova ogni quattro anni (la prossima scadenza è a settembre 2025). Quello attualmente in carica è presieduto da Remigio Riorda (lo è dal 2001).
Il presidente Riorda, che ci accoglie con il segretario Andrea Sasia, ricorda ancora i tempi dell’ospizio, “capolavoro del canonico don Andrea Panero, che dava alloggio, diurno e notturno, a 30 maschi e 30 femmine”. “Oggi - aggiunge - tutto è cambiato, ma il Cap ha saputo trasformarsi per continuare a fornire un servizio alla città, diventando un interlocutore essenziale delle famiglie e delle scuole”.
Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 20 settembre