È morta Maddalena Maiolino

maddalena maiolino

Domenica 24 settembre, all'età di 88 anni, è morta Maddalena Maiolino. La chiamavano tutti così (il suo cognome era Bergesio) perché la sua vita era stata inscindibile da quella di Beppe, il vulcanico "maestro", ideatore di tante iniziative tra cui l'Unite di Fossano di cui fu fondatore e "factotum" fino alla morte giunta improvvisa a causa di un infarto.

Maddalena, da donna forte qual era, trovò dentro di sé il coraggio di reagire, e con ammirevole forza d’animo proseguì le attività che aveva portato avanti con Beppe (la Cetli e l’Unitre)  trovando in queste iniziative una nuova ragione di vita.

Così Maddalena continuò a raccogliere le iscrizioni per l innumerevoli e pregevoli iniziative della Cetli che hanno consentito, negli anni, a migliaia di fossanesi di frequentare i teatri e le sale da concerto di Torino dove si esibiscono i più importanti interpreti dello spettacolo. Ma non solo, ha continuato a collaborare all'organizzazione dell'originale rassegna ideata di Beppe che ha offerto l’opportunità ai fossanesi di venire in contatto con le più prestigiose firme della vignetta umoristica italiana e internazionale, da Emilio Isca, a Franco Bruna, a Giorgio Cavallo, Raffaele Palma, Danilo Paparelli, Bruno Bozzetto, per non parlare del più noto di tutti, Raymond Peynet. Personaggi che Fossano ha potuto ospitare grazie all'incredibile vivacità di relazioni che Beppe e Maddalena erano riusciti a intrecciare, con una spontanea familiarità che l'attuale presidente della Unitre, Riccardo Stella, racconta per esserne stato personalmente testimone.

"Chi, come me, ha avuto la fortuna di frequentare la loro casa - ricorda - sa di che cosa sto parlando. Una casa il cui cuore, proprio come le buone case “di una volta”, era la cucina, nella quale chiunque veniva accolto amichevolmente, senza formalità, e che, a seconda delle circostanze, poteva essere il luogo in cui gustare un succoso piatto di spaghetti, magari all’una di notte di ritorno da teatro, oppure trasformarsi in un vero e proprio centro di programmazione, dove venivano definiti gli appuntamenti per la Stagione Culturale e si organizzavano i corsi per il nuovo anno accademico dell’Unitre, oppure ancora in una sala stampa, dove si provvedeva alla stesura del nuovo numero di “Unitre Informa”, che avrebbe raggiunto gli iscritti Unitre in tutta Italia. E tutto questo in un ambiente in cui si mescolavano allettanti profumi di cucina e fervente entusiasmo, furtivi gesti affettuosi e animate discussioni, sempre alla presenza attenta e partecipe di Maddalena, che si alternava con eguale disinvoltura nel ruolo di segretaria o in quello di perfetta donna di casa, quale è, spesso alimentando la discussione con il contributo di una coppa di spumante che, se ancora ce n’era bisogno, aggiungeva nuove bollicine all’effervescenza già presente nell’aria. Lo spirito dell’ospitalità fatto persona. Gesti semplici, abitudini antiche, che affondano le loro radici nella tradizione della famiglia, che per Maddalena rappresenta qualcosa di sacro, di irrinunciabile, l’unico motivo forse per il quale con Beppe avrebbe saputo litigare".

Una quindicina di anni fa Maddalena è andata a vivere a Bra, per stare vicina a una delle sorelle cui era molto legata; l'ha seguita con affetto durante la lunga malattia. A Bra erano i suoi affetti: le sue due sorelle, i nipoti... Là i suoi famigliari l'hanno accudita quando le sue forze sono venute meno.

Il funerale si svolgerà martedì 26 settembre alle 9,30 al cimitero di Bra.