“Liberi di andare” sospende il trasporto scolastico: “Abbiamo avvisato tutti con ampio anticipo”

“Alla fine dello scorso anno scolastico abbiamo avvisato gli utenti, il Comune, il Consorzio Monviso solidale e la Fondazione Crf che Liberi di andare non avrebbe più garantito il servizio di trasporto scolastico a partire da settembre”.

A dirlo è Igor Calcagno, presidente dell’Osservatorio barriere architettoniche di Fossano, realtà che circa 3 anni fa ha pensato e dato vita al progetto Liberi di andare: attualmente prevede il trasporto per motivi sanitari o a scopo sociale per disabili al 100% residenti a Fossano, circa 50. Fino al giugno scorso ha garantito anche il trasporto scolastico a due ragazzi. “Liberi di Andare è un progetto pensato per dare qualcosa in più alle persone che hanno disabilità gravi - sottolinea Calcagno -. Il trasporto scolastico è di competenza del pubblico. E il pubblico se ne deve occupare. Noi abbiamo avvisato tutti gli attori ben prima che l’anno scolastico ripartisse”.

Fino a giugno 2023 tra i due fruitori (portati ogni giorno a scuola e rientro) c’era un’allieva delle scuole superiori che al momento non ha il servizio di trasporto per la scuola. “A lei va tutto il supporto e la solidarietà dell’Oba”, rimarca Calcagno. Un disagio che era stato lamentato in una lettera inviata al nostro giornale seguita dalla rassicurazione dell’assessore Rattalino che da novembre il Comune attiverà il servizio e poi si farà rimborsare dalla Provincia, che ha la competenza delle scuole superiori.

Liberi di andare è partito a marzo 2021 grazie alla disponibilità e “alla grande generosità dell’azienda Olocco di Fossano senza la quale non sarebbe neanche partita l’iniziativa, e della Croce bianca che gestisce egregiamente tutti i trasporti”. Da quando è stato avviato “nella complessa situazione sanitaria che tutti ricordiamo”, il numero dei servizi è cresciuto costantemente: 210 interventi e 9.312 km nel 2021; 420 interventi e 18.641 km nel 2022; 460 interventi e 18.498 km (fino ad ora) nel 2023.È solo grazie all’intervento della Fondazione Crf - che ringraziamo di cuore - quest’anno sarà possibile proseguire e non interrompere il progetto. Perché a metà 2023 il fondo a disposizione era quasi esaurito e riusciamo invece a arrivare a fine 2023 solo grazie alla sensibilità della Fondazione che ha capito l’importanza del progetto e ne ha sposato gli obiettivi”, sottolinea ancora Calcagno.

Il Comune, da parte sua, ha stanziato per il progetto 2.500 euro a fine del 2021: “Nonostante le ulteriori richieste di contributo presentate e protocollate in Comune non abbiamo neanche ricevuto risposta - conclude il presidente dell’Oba -. Chiediamo, come abbiamo chiesto già in forma scritta più volte, che il Com une faccia la propria parte”.