Il teatro dei sogni del circo Bidon nei versi di Aurelio Costantino

Oltre alle poesie, le foto di Davide Dutto e gli acquerelli di Gabriella Piccato

Sant Albano Costantino Aurelio Teatro

“Piuttosto che i filosofi e pedagoghi, sono i clown, le ballerine, gli acrobati i veri poeti moderni”. Così diceva Karel Teige, artista e grande teorico dell’arte cecoslovacca, all’inizio del Novecento, periodo in cui nasceva il “poetismo”, un movimento letterario e artistico che proprio dal circo traeva ispirazione.

Ed è in questo filone letterario che si inserisce l’ultima raccolta di poesie di Aurelio Costantino “La poesia ed il teatro dei sogni” con fotografie di Davide Dutto pubblicata da Araba Fenice.

Riflessioni, meditazioni e liriche che sgorgano naturali e spontanee vivendo a contatto con la compagnia Bidon nelle cinque settimane che ha fatto base al giardino del Baladin Open Garden di Piozzo. Perché il fondatore del circo Bidon, Francois Rauline, è in questi spazi incantati che ha preparato il suo ultimo spettacolo, ospite dell’amico Teo Musso autore della prefazione del libro di Costantino.

75 pagine per sognare, abbandonarsi alla magia del circo, alla impenetrabile vita sotto il tendone, all’andare lento a passo delle carovane trainate dai cavalli, al mistero che spinge in un mondo conformista e allineato a vivere liberi da tutti gli schemi per regalare sogni.

“La poesia ed il teatro dei sogni” è un viaggio onirico fluttuante tra la poetica di Aurelio, gli scatti di Davide Dutto, gli acquerelli di Gabriella Piccato attraversati dalla linfa vitale dell’arte circense. Una concezione universale della poesia come sintesi di tutte le arti che si manifesta con una forza magnetica vitale che fa battere il cuore.

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 15 novembre