“Più risorse alla Sanità”: la richiesta del Piemonte al Governo Meloni

Il Consiglio regionale chiede di legare la spesa sanitaria al 7,5% del Pil

Ospedale corsie

Più risorse alla Sanità. Con una proposta di legge al Parlamento, presentata dalla Giunta e votata martedì 31 ottobre all’unanimità, il Consiglio regionale chiede di vincolare per legge ad una percentuale non inferiore al 7,5 per cento del Pil il finanziamento annuale del sistema sanitario nazionale, con un incremento graduale da qui al 2027. Il testo, ha spiegato l’assessore Luigi Icardi, è stato condiviso in Conferenza delle Regioni e sarà inviato alla Camera dei Deputati: “Con questa legge - ha dichiarato - chiediamo che i fondi della sanità vengano integrati, fino a raggiungere la soglia minima del 7,5 per cento del Pil, e il superamento dei vincoli di spesa per il personale sanitario, nel rispetto dell’equilibrio finanziario”.

Si tratta di un obiettivo meritorio, in controtendenza rispetto all’andamento economico attuale nel quale (fonte: Fondazione Gimbe) la spesa sanitaria pubblica - anno 2022 - si attesta al 6,8% del Pil, sotto di 0,3 punti percentuali sia rispetto alla media Ocse del 7,1% che alla media europea del 7,1%, e anche alle prospettive economiche future, dal momento che il rapporto tra le due voci (fonte: Sole24Ore) si riduce al 6,7% nel 2023, al 6,3% nel 2024 al 6,2% nel 2025-2026.

Nello stesso tempo, rappresenta una carta che l’Amministrazione Cirio mette sul tavolo per misurarsi con un tema - molto caro alle opposizioni - che sarà centrale per la campagna elettorale del 2024. L’auspicio è che non rappresenti soltanto uno “specchietto per le allodole”, per dire che qualcosa si è fatto - o si è tentato di fare - per innalzare la spesa sanitaria, ma senza ambire a incidere effettivamente sulla realtà.

Molte, in proposito, le voci che sono emerse dal dibattito a Palazzo Lascaris. Si è parlato della crisi della sanità in Piemonte (tra liste d’attesa, rinuncia alle cure e fuga verso i privati), delle ragioni di questo depauperamento e della necessità di spendere meglio le risorse a disposizione con interventi di consiglieri di maggioranza e di opposizione. “È sicuramente significativo - ha concluso Silvana Accossato, presidente di Luv - che tutto il Consiglio regionale si sia trovato d’accordo sull’esigenza di maggiori risorse per la Sanità pubblica, ma purtroppo le scelte fatte dal Governo Meloni nella legge di bilancio vanno in altra direzione”.