Tra ricette virtuali e sapori reali le sorprese di Cervere

Raddoppiano le cene delle eccellenze con una serata dedicata al pesce di acqua dolce e salata

È iniziata in grande stile come di consueto la Fiera del porro Cervere, giunta alla 44ª edizione. La manifestazione raddoppia il tradizionale appuntamento con le eccellenze dedicando una serata ai sapori della terra (venerdì 24 novembre) e uno ai prodotti dell’acqua dolce e salata (mercoledì 15 novembre). 

Due ecosistemi differenti, con gusti e profumi che richiamano al mare, ai fiumi delle nostre vallate e alla pianura per affermare la capacità del porro Cervere di accompagnare ogni essenza per esaltarla nelle sue caratteristiche peculiari.

Due serate con ingredienti di alto valore, nelle quali ogni piatto ha una storia da raccontare caratterizzate da tante novità nel segno della tradizione che guarda all’innovazione.

Basta leggere i menu delle due serate per farsi trasportare in un viaggio senza confini nel sapore tra storie antiche, come il Seirass di Luserna San Giovanni dedicato a Tourn il piemontese, personaggio del libro di Mario Rigoni Stern “Il sergente nella neve” e altre che invece ci proiettano simpaticamente nel futuro.

È il caso di “Rapsod-IA in Blu”, risotto al Blu di Cuneo con noci e porro Cervere la cui ricetta è stata sviluppata su indicazioni fornite da un sistema di intelligenza artificiale. Quella del Blu di Cuneo, infatti, è una storia che sta nascendo, scritta da un gruppo di casari agricoli e artigianali del Cuneese di nuova generazione, animati dalla stima reciproca e dall’amore per la terra in cui vivono. Nonostante sia un progetto agli inizi, il Blu di Cuneo raccoglie l’identità dei tanti erborinati senza nome prodotti in Granda. 

Di latte di vacca, capra e pecora, dalla consistenza cremosa o più sostenuto, il Blu di Cuneo rappresenta una vera innovazione della cultura casearia, mettendo al centro l’impronta del singolo produttore accanto allo scambio di saperi e alla condivisione di esperienza tra i soci parte del progetto. 

La partecipazione alla Fiera del porro sarà un’anteprima assoluta in cui questo prodotto caseario si presenterà ai commensali nella sua versione cremosa accostato ai porri e alle noci. E quale miglior modo di proiettarsi nel futuro che chiedere un suggerimento all’intelligenza artificiale per la ricetta del debutto? 

“L’idea è venuta a Giacomo Dotta per sottolineare  l’aspetto innovativo della nascente associazione - ci ha spiegato Maria Cristina Crucitti, nota per il suo blog “The Cheese Storyteller” e membro dell’associazione del Blu di Cuneo -. Siamo molto felici di questo gemellaggio perché la Fiera del porro è un grande palcoscenico per l’agroalimentare del territorio e ci consente di raccontare i nostri valori. L’idea è quella di un’associazione di idee perché raccogliamo l’eredità di ciò che c’è già unendo le forze e le competenze. Ogni associato si è messo a disposizione degli altri per creare un prodotto che avesse un’identità pur essendo realizzato da tante persone diverse nei loro laboratori. In questo modo sarà possibile avere un prodotto riconoscibile. Tra i produttori - continua Crucitti - c’è una profonda stima che si sta presto trasformando anche in amicizia. La parola chiave è condivisione. Quello che stiamo portando avanti è un progetto comune per dare vita a un prodotto nuovo pur avendo diverse peculiarità. Ci sono produttori artigiani e altri che hanno anche l’allevamento. C’è chi è in pianura, chi in collina e chi in montagna, ma la novità è quella di condividere tecnologie e  competenze. L’idea dell’intelligenza artificiale sottolinea che guardiamo al futuro, ma il fattore umano è quello che collega il tutto: ci sono uomini e donne che producono i formaggi e ci sono le persone in cucina che li trasformano nel risotto”.

Altro piatto, altra storia: quella raccontata dall’antipasto della serata dedicata alle eccellenze d’acqua “Por, carciofata e bacalhau” un mantecato di baccalà all’olio nuovo su croccante di mais e crema di carciofi di Usini. Quella di Usini non è una scelta casuale perché la cittadina sarda diede i natali a Orlando Selis, carabiniere deportato in Germania e deceduto nel campo di concentramento di Mauthausen nel 1945. Aveva prestato servizio anche a Cervere e gli era stata conferita la cittadinanza onoraria nel 2013. Una vera primizia: il raccolto di carciofi a Usini inizia proprio a novembre e quelli serviti sulle tavole della fiera saranno i primissimi raccolti.

Le sorprese saranno tante, così come le conferme. Non resta che sedersi a tavola e lasciarsi trasportare in un viaggio tra i saperi e i sapori, fra tradizione e innovazione. Un viaggio all’insegna del Porro Cervere.