Giustizia riparativa, un percorso che rimette al centro la vittima e la comunità

Prossimo appuntamento venerdì 17 novembre, con la teologa Donata Horak

Giustizia Riparativa

Secondo appuntamento con il percorso sulla Giustizia Riparativa promosso dalla Caritas diocesana a Fossano. Venerdì 17 novembre alle ore 20:45, la teologa Donata Horak approfondisce la riflessione attraverso la ricerca delle radici bibliche della Giustizia Riparativa, un sapere/agire nuovo dalle radici molto antiche. L’incontro si svolge all’Istituto Superiore Vallauri, in via S. Michele 68, a Fossano.

Un pubblico attento venerdì 10 ha seguito ed apprezzato l’intervento di Giovanni Ghibaudi, mediatore penale, nella serata di apertura degli incontri. Il relatore – tra i fondatori del primo centro italiano di mediazione penale, nel 1995 – ha chiarito con evidente coinvolgimento personale che cosa si intenda per Giustizia Riparativa e quali opportunità offra, dentro e fuori i limiti dell’ambito penale. Attraverso la sua esperienza ha evidenziato quali siano i cardini di questo paradigma, relativamente nuovo, insistendo sulla necessità di un cambiamento culturale, che passi anche attraverso le parole che si usano. Perché un reato non è soltanto la trasgressione di una legge, ma è un danno, un’offesa fatta ad una persona, la vittima, i cui bisogni dovrebbero essere al centro dell’attenzione, mentre viene invece abbandonata ai margini del processo, quando non subisce una vera e propria vittimizzazione secondaria, come purtroppo spesso capita nei processi per stupro.

Anche chi ha commesso il danno è e rimane una persona, e in quanto tale capace di percorrere la faticosa strada della responsabilizzazione e della disponibilità ad una “riparazione” che non sia solo economica, ma arrivi a restaurare, ristorare, i legami sociali che quel danno ha rotto.

Nati in ambito penale minorile, questi percorsi possono essere utili a qualsiasi comunità – scuola, famiglia, società sportive, territori… - per affrontare i piccoli danni quotidiani, prevenire le ricadute, il gonfiarsi dei conflitti e contribuire al benessere sociale collettivo.