Si è conclusa con parere negativo la Conferenza di servizi di valutazione di impatto ambientale (Via) che si è svolta martedì 21 novembre nella sede della Provincia a Cuneo in merito al progetto di realizzazione di un impianto di recupero e deposito di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel comune di Clavesana.
Dando seguito ai vari adempimenti amministrativi, la Conferenza è iniziata raccogliendo i pareri degli enti e degli organi tecnici competenti circa l’istanza, presentata alla Provincia da parte della società Cement di Villanova Mondovì, di pronuncia di compatibilità ambientale, rilascio dell’Autorizzazione Unica (art. 27 decreto legislativo 152/06) e contestuale modifica sostanziale di Autorizzazione unica ambientale (Aua) relativa al progetto per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in un’area produttiva a Clavesana. Il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale sede operativa della ditta ove vengono recuperati rifiuti speciali non pericolosi di tipo inerte. La Cement intende, infatti, realizzare una piattaforma per lo svolgimento delle operazioni di recupero e deposito preliminare di rifiuti pericolosi e non pericolosi in un’area adiacente a quella dove dovrebbe estendere l’attuale attività. La zona è individuata dal Piano regolatore generale comunale di Clavesana come zona P3 “Cascina San Giovanni”.
Il progetto è stato contestato a livello locale con una manifestazione organizzata da vari comitati e associazioni ambientaliste, agricole, aziende vitivinicole e alimentari del territorio. Inoltre, sono pervenute numerose osservazioni di cui è stato dato conto nel corso della Conferenza. Sono stati portati al tavolo anche i provvedimenti dei seguenti Comuni vicini contrari alla realizzazione del progetto: Marsaglia, Rocca Cigliè, Farigliano, Bastia Mondovì, Piozzo, Carrù, Belvedere Langhe e Cigliè, Bene Vagienna, Dogliani, Lequio Tanaro, Murazzano e Rocca de’ Baldi.
Dopo i vari interventi dei rappresentanti degli uffici della Provincia, di Arpa, Asl Cn 1, Ministero Beni e Attività Culturali – Sovrintendenza Archeologica e Paesaggistica, Calso e Alac, è stato illustratoto il parere contrario del sindaco di Clavesana, accompagnato da parere tecnico e legale. I rappresentanti della ditta hanno confermato la volontà di fornire tutte le integrazioni tecniche richieste e svolto alcune puntualizzazioni circa le controdeduzioni che si sono riservati di presentare una volta acquisiti gli atti.
La Conferenza è quindi terminata con esito negativo, evidenziando l’incompatibilità urbanistica ravvisata dal Comune e le numerose incongruenze tecniche che costituiscono impedimento alla prosecuzione dell’iter. È stato rilevato che non vi sono i presupposti per rilasciare l’Autorizzazione Unica richiesta e contestuale modifica sostanziale di Aua e conseguentemente per formulare un giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito al progetto. La norma prevede che i proponenti possano far pervenire - entro i termini assegnati - le proprie osservazioni in ordine ai motivi ostativi espressi. Durante tutto il tempo della riunione, un centinaio di persone hanno manifestato sotto il palazzo della Provincia per ribadire la loro contrarietà al progetto.