Un impianto fotovoltaico a terra sorgerà nell’area dell’ex depuratore di zona Belmonte, con accesso da viale Regina Elena-via Rio San Giacomo (la strada di fianco al supermercato In’s). L’istanza è stata presentata dalla ditta Solarc di Bene Vagienna, l’impianto avrà una potenza nominale di 104 kilowatt. Il lotto su cui insisterà ha una dimensione di 4400 mq, ma i pannelli fotovoltaici ne copriranno soltanto il 10% circa. Ininfluente - dal punto di vista normativo - il consumo di nuovo suolo, dal momento che le aree interessate dal fotovoltaico non mutano irreversibilmente la destinazione d’uso del terreno. Il Consiglio comunale di lunedì 27 novembre era chiamato a valutare la fattibilità della variante al Piano regolatore con la quale se ne permette la realizzazione, dal momento che l’area era vincolata a verde privato.
La risposta della maggioranza è stata favorevole. “È un’area di dimensioni ridotte, non visibile dal centro abitato, che verrà costruita sul terreno di un ex depuratore già dismesso e in fase di smantellamento” ha affermato il sindaco Dario Tallone definendo la scelta del Comune, dopo le due Conferenze dei servizi convocate dalla Provincia, come “nient’altro che una presa d’atto”. Positivo anche il giudizio di Enzo Brizio (Centolampadine): “Obiezioni tecniche non ce ne sono. L’area è molto piccola, il progetto tiene conto del verde. Preferisco un campo di margherite rispetto ad uno fotovoltaico, ma l’utilità pubblica è soddisfatta dalla produzione di energia pulita”. Anche Tiziana Airaldi (Fratelli d’Italia) ha motivato il suo voto a favore.
“È un vantaggio per la collettività e non dà fastidio”. Diversa invece la valutazione di Paolo Lingua, che ha annunciato la sua astensione e quella del Pd. “Si produce fotovoltaico, è vero, ma su un terreno a verde contiguo ad abitazioni civili”. Poi ha aggiunto: “Non è solo una presa d’atto, ma una deliberazione del Consiglio comunale. Se fosse contraria, la proposta verrebbe bocciata”. Con Paolo Lingua, Rosita Serra (Pd) e Francesca Crosetti (Fossano insieme) si è astenuta anche Cristina Ballario (Centolampadine).
La proliferazione degli impianti fotovoltaici a terra è un processo che darà altri frutti nei mesi a venire, a Fossano e ovunque. Le recenti semplificazioni normative hanno infatti riaperto una porta che era stata chiusa alcuni anni fa, dopo il primo boom.
Sulla "Fedeltà" di mercoledì 29 novembre