UN COLPO DI FORTUNA
di Woody Allen; con Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider, Sara Martins, Elsa Zylberstein, Francia, Gran Bretagna, 2023, durata 96 minuti.
Lei lavora in una casa d’aste, lui è un finanziere d’alto bordo, tanto esperto quanto spregiudicato. La loro casa parigina è uno spettacolo e quella di campagna dove trascorrono i fine settimana forse ancor di più. Fanny (Lou de Laâge) è giovanissima e stupenda, Jean (Melvil Poupaud) è maturo e galante, insieme formano una coppia che potrebbe dirsi perfetta. Ed è in questa apparente perfezione che si insinua il tarlo del tradimento, che ha il volto e le fattezze di Alain, vecchio compagno di liceo di Fanny. I due si incontrano per caso e altrettanto per caso nasce una simpatia. In realtà Alain (Niels Schneider) è innamorato di Fanny da sempre, sin dai tempi del liceo ed ora che l’ha incontrata non vorrebbe perderla. Fanny ama Jean che l’ha avvolta e amata del suo amore intenso e a tratti ossessivo, ma è innamorata anche di Alain, che di mestiere fa lo scrittore, e rappresenta la novità, la trasgressione, la fantasia. Sempre più coinvolta dalla nuova esperienza sentimentale, Fanny finisce presto per insospettire Jean che assolda un investigatore privato e in breve tempo scopre la tresca della moglie. A questo punto Jean decide di risolvere a modo suo la situazione facendo letteralmente sparire il rivale in amore grazie all’aiuto di due criminali rumeni di cui si era già avvalso in passato. Ma per quanto il piano sia perfetto, anche in questa occasione il caso ci mette lo zampino, un caso che ha il volto e le fattezze di Camille, la sospettosa madre di Fanny…
Storia dal sapore agrodolce in grado di intrecciare con garbatezza il registro narrativo della sophisticated comedy con quello di un thriller dalle movenze morbide e vellutate a cui la fotografia di Vittorio Storaro dà un ulteriore tono di delicatezza, “Colpo di fortuna” è qualcosa di più di un racconto ad intreccio, trattandosi in realtà di un’acuta riflessione in forma cinematografica sul tema del caso, argomento che ha sempre affascinato Allen sin dai tempi di “Mariti e mogli” (1992) e “Match point” (2005) e in tempi più recenti “Irrational man” (2015), ed è proprio attraverso l’apparente leggerezza della messa in scena, nella intenzionale vaghezza della recitazione dei protagonisti e, ancora, nella pretestuosità dei dialoghi che Allen cala il suo asso, per dirci che tutto è caso. Non esiste un Piano, né Provvidenza, tutto accade, semplicemente, senza che lo si possa prevedere. Accade ciò che non ti aspetti. Del resto, come affermava il filosofo Ludwig Wittgenstein “la credenza nel nesso causale è superstizione e non esistono, propriamente parlando, leggi naturali. Le leggi, cioè le regolarità, appartengono solo alla logica e, fuori della logica, tutto è caso”.
PRENDI IL VOLO
di Benjamin Renner, Guylo Homsy; Usa, 2023, Animazione, durata 82 minuti.
Pensare che il cinema di animazione sia esclusivamente rivolto ai bambini ed ai pre-adolescenti è a nostro giudizio un errore frutto di superficialità e pregiudizio ed il simpatico e accattivante film di Benjamin Renner e Guylo Homsy, se mai ce ne fosse bisogno, ne è l’ennesima dimostrazione.
I Mallard sono una simpatica famiglia di anatre che vivono tranquille in uno stagno del New England, una routine consolidata consente loro di vivere senza troppe preoccupazioni e il protettivo Mack non chiederebbe altro che di continuare così, mentre la madre Pam, più impavida e ottimista vorrebbe dare una scossa alla loro esistenza e consentire ai due figli Dax e Gwen di vedere un po’ di mondo al di là del New England. Un giorno, uno stormo di anatre migratorie arriva al loro stagno e descrive ai Mallard le bellezze del viaggio che hanno appena compiuto invitando la famiglia ad unirsi a loro. Mack sulle prime non ne vuole sapere, ma poi si lascia convincere dalla compagna la quale gli rivela che da sempre avrebbe voluto intraprendere un viaggio. E così papà Mack, mamma Pam, i due anatroccoli Dax e Gwen più lo zio Dan, un germano reale grasso e impacciato, partono per la loro grande avventura che li porterà dalle fredde acque dell’Atlantico ai caldi mari dei Caraibi, dagli Stati Uniti alla Giamaica in un lungo, rocambolesco e stupendo viaggio.
Scritto e realizzato da Benjamin Renner e Guylo Homsy e dalla crew di “Illumination Entertainment” (casa di produzione cinematografica costola della Universal Pictures e già creatrice di pellicole di successo come “Minions”, “Cattivissimo Me”, “Sing” e “Pets”) “Prendi il volo” è un simpaticissimo e riuscito apologo sul valore della solidarietà e del restare uniti nelle avversità, ma il film avanza anche una bellissima riflessione sulla necessità di non arretrare di fronte ai pericoli imparando ad affrontare la vita in tutti i suoi aspetti, anche quelli negativi, a non darsi mai per vinti evitando di essere eccessivamente protettivi, e castranti, nei confronti dei figli e di chi con noi condivide il lungo viaggio della vita.