Nella scuola è tempo di iscrizioni. Anche per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica (Irc).
Nelle scuole statali ospitate nel territorio della diocesi di Cuneo-Fossano la percentuale di quanti hanno scelto di seguire l’ora di religione nell’anno scolastico 2022-2023 è stata dell’82%. Una media che registra percentuali più alte nelle scuole dell’infanzia non cattoliche, con l’83%, nella scuola primaria tocca l’87% e nella scuola secondaria di primo grado (la scuola Media) è dell’85%. Nella scuola secondaria di secondo grado (Superiore) si scende al 76%. I numeri (che non comprendono però tutti gli studenti) sono forniti dall’Ufficio per l’Insegnamento della religione cattolica di Cuneo-Fossano.
“La percentuale è calcolata sulla quasi totalità degli studenti delle scuole pubbliche statali. Questo è un risultato incoraggiante perché rende onore al lavoro degli insegnati e al valore della materia, per la crescita culturale, umana e sociale dei nostri giovani all’interno delle finalità della scuola pubblica”. Commenta così i dati don Gabriele Mecca, incaricato per l’Irc della diocesi di Cuneo-Fossano.
I numeri delle scuole nella diocesi di Cuneo-Fossano sono di poco inferiori al dato nazionale, dove la media di avvalentisi è pari all’84%, sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti.
“La religione è un’esperienza umana universale e complessa. È fatta di pratiche e di credenze, nelle quali, da sempre, in forme e in culture diverse, gli uomini esprimono il bisogno di trovare una risposta alle domande più profonde dell’esistenza - continua don Mecca -. Lo studio della religione aiuta a comprendere i valori ideali di una civiltà, la sua organizzazione sociale, le sue tradizioni culturali, artistiche e politiche. Una buona conoscenza delle religioni e del cristianesimo in particolare, per quanto riguarda la nostra cultura, ci offre la possibilità di conoscere meglio il mondo in cui viviamo e la realtà che ci circonda”.
L’insegnamento della religione cattolica è una proposta con finalità formative offerta a tutti gli alunni e le alunne: non è catechesi, non è indottrinamento religioso, non è riservato ad alunni di fede cattolica. “Nell’ora di Irc, soprattutto in un contesto multiculturale e fortemente divisivo come il nostro, è un tempo in cui molte discipline possono dialogare per trovare un punto di incontro: l’arte, la storia, la letteratura, la geografia, la musica, la filosofia, la tecnologia e la religione. Aiuta il dialogo e la convivenza tra culture diverse, tra diverse forme di spiritualità e di modi di vivere”.
Gli insegnanti di Religione cattolica sono specialisti della disciplina con una preparazione didattica e pedagogica curata dall’Istituto superiore di Scienze religiose di Fossano. Gli insegnanti sono formati e hanno strumenti culturali necessari per mettere in relazione gli ambiti disciplinari che in diverso modo contribuiscono allo studio della religione nelle sue diverse espressioni.
Conclude don Mecca: “È un’ora in cui si fa cultura, ci si confronta e si dialoga con gli altri, si riflette insieme, anche a partire da ciò che i ragazzi stessi autonomamente propongono, perché aiuta a crescere come persone responsabili, perché è un’ora in cui ci si sente liberi. Per chi inizia un nuovo ciclo di studi, nelle scuole primarie e secondarie, invito a non perdere questa occasione. È possibile iscriversi all’ora di Irc fino al 10 febbraio, durante il periodo di iscrizioni scolastiche”.
Servizio completo su La Fedeltà del 24 gennaio
Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2024-2025: leggi qui