In occasione della Giornata della memoria, l’associazione “Genitori in cortile” ha proposto un pomeriggio itinerante di testimonianze.
La prima tappa è stata al Memo4345 di Borgo San Dalmazzo: uno spazio multimediale, vicino al Memoriale della Deportazione, in cui è stata ricostruita la storia delle persecuzioni contro gli ebrei (a partire dal contesto storico e culturale della seconda metà dell’800) fino alle discriminazioni razziali dei giorni nostri, passando per le storie degli ebrei partiti dal sud della Francia (in particolare da Saint-Martin-Vésubie) e giunti nella vallata, per essere poi deportati ad Auschwitz.
La seconda tappa è stata il Memoriale della Deportazione, vicino ai binari della stazione di Borgo dove è possibile vedere due vagoni di un treno merci utilizzato per trasportare i prigionieri verso i campi di concentramento e un’installazione con i nomi degli ebrei catturati a Borgo e poi deportati ad Auschwitz.
Ultima tappa del pomeriggio ha visto protagoniste tre donne: l’ebraista Maria Teresa Milano, la presidente della Comunità ebraica di Cuneo Mirella Foà Cavaglion e Alessandra Soncin, nipote di una Giusta tra le Nazioni. Maria Teresa ha illustrato la storia delle comunità ebraiche in Piemonte, in particolare a Cuneo, Fossano e Mondovì. Mirella ha raccontato la storia della Comunità ebraica di Cuneo prima della Seconda guerra mondiale e dopo, passando da circa 100 persone alle attuali 10. Infine Alessandra ha condiviso l’emozionante storia di solidarietà e di coraggio della bisnonna e della nonna che, nell’inverno tra il 1943-44, hanno salvato una mamma con le due figlie che dalla Francia fuggivano alle persecuzioni nazi-fasciste.
A Borgo San Dalmazzo nei luoghi della Memoria con “Genitori in cortile”
Un “pomeriggio itinerante di testimonianze”