Il futuro green della Bealera maestra

Il consorzio "ente aggregatore" per otto Comunità energetiche: al via gli incontri con gli imprenditori

Bene Bealera Maestra

Due incontri sulle Comunità energetiche pensati per gli imprenditori, nell’ambito del progetto “Concerti” che coinvolge parte del territorio fossanese. Il primo appuntamento è in calendario per martedì 13 febbraio, nella Sala polivalente di Salmour, e il secondo giovedì 15, nel palazzo comunale di Castelletto Stura; in entrambi i casi, l’inizio è fissato alle 21.  Come relatori interverranno Claudio Ambrogio, sindaco di Bene Vagienna e presidente del Consorzio irriguo Bealera maestra, e Sergio Olivero, dell’Energy center del Politecnico di Torino.

Proprio il Consorzio Bealera maestra - realtà che gestisce l’omonimo canale irriguo, d’importanza decisiva per l’agricoltura sulla destra del fiume Stura da Castelletto e Cherasco - è l’«ente aggregatore» per l’ambizioso progetto “Concerti”, che porterà alla nascita di 8 Comunità di energia rinnovabile (Cer) su altrettante cabine primarie di trasformazione dell’energia elettrica, nel territorio di 21 Comuni. Per tradizione, il ruolo di presidente del consorzio è ricoperto dal sindaco di Bene Vagienna, dunque in questo momento da Claudio Ambrogio, che spiega: “Sono due serate dedicate agli imprenditori, che avranno occasione di saperne di più sulla transizione energetica e di conoscere meglio, in veste sia di produttori che di consumatori di energia, che cos’è una comunità energetica, con l’aiuto del professor Olivero”.

“Per ogni Comune coinvolto nel progetto Concerti – prosegue Ambrogio –, c’è la possibilità di abbattere ad esempio i costi dell’illuminazione pubblica: si riducono le spese e intanto si aumenta l’efficienza energetica in senso green”. “Green” è appunto parola-chiave per le Cer: “Il Consorzio Bealera maestra – dice ancora il presidente – si dota di tre centrali idroelettriche, ma saranno ben accetti anche quanti producono energia elettrica tramite impianti fotovoltaici e biogas. Attraverso le comunità energetiche, si incentivano produzione e consumo sul posto: dobbiamo organizzarci con gli imprenditori, informandoci sui loro fabbisogni e su quanto possono immettere in rete attraverso i loro impianti. Ma quello della comunità energetica è un discorso da estendere a tutta la cittadinanza”.

Agli incontri a Salmour e Castelletto Stura – e ad altri ancora, organizzati nelle Langhe sempre per gli imprenditori – seguiranno infatti degli appuntamenti per i cittadini. Nel vicino Comune di Magliano Alpi, è nata la prima Cer d’Italia, che ormai è una realtà consolidata e ha “fatto scuola” anche per Concerti. La stessa rivoluzione energetica è ora attesa nei Comuni coinvolti in questo progetto, ovvero – per il territorio del Fossanese – Bene Vagienna, Cervere, Genola, Salmour e Sant’Albano Stura: l’obiettivo è creare un’«isola» in cui si produce energia elettrica “pulita” da consumare, per quanto è possibile, “in loco”.

Oltre ad essere “ente aggregatore” per Concerti – e produttore di energia grazie alla centrali idroelettriche –, il Consorzio irriguo Bealera maestra sta vivendo un’altra rivoluzione, che riguarda la distribuzione dell’acqua.  I tradizionali sistemi per l’irrigazione, a scorrimento e sommersione, vengono abbandonati a favore di reti in pressione dotate di irrigatori, fra cui quelli a goccia: si rende così più efficiente l’uso dell’acqua disponibile e si evitano gli sprechi. Per questi “interventi di upgrade della rete” sono stati assegnati al consorzio 76 milioni di euro; 20 sono stati destinati al primo lotto di lavori, il cui cantiere è stato inaugurato il 19 maggio dello scorso anno. Intanto, in questi anni l’aumento del costo dell’energia elettrica ha avuto un impatto pesante anche sul consorzio, che si serve di sistemi di pompaggio per distribuire l’acqua, e, proprio dall’esigenza di ridurre le bollette, si è lavorato all’obiettivo di produrre energia idroelettrica: “Le condotte in pressione – spiegano dall’ente - si prestano ad alimentare centrali idroelettriche, che possono mitigare i costi energetici aumentando la quota di autoconsumo: il consorzio ne attiva tre, per una potenza complessiva di 2 MW. E sono 2 MW costanti, visto che le condotte in pressione non sono influenzate dalla stagionalità del flusso idrico. La quota di energia immessa in rete può essere consumata da utenze del territorio”.

Costituito nel XV secolo, il consorzio si estende nel territorio di 12 comuni e serve un comprensorio agricolo di 12mila ettari e oltre 5mila utenti. A Concerti hanno aderito anche altri Comuni che, morfologia del territorio o vincoli paesaggistici, non possono allestire impianti per la produzione di energia pulita: in totale, i centri coinvolti sono 21. Di qui il nuovo ruolo del consorzio stesso, che opera “come regista del processo di costituzione di Cer sul territorio dei Comuni del comprensorio e quelli limitrofi ricadenti sotto le cabine primarie interessate, per un’area dove vivono complessivamente 45.000 abitanti”; quando poi le Cer saranno costituite, l’ente potrà gestirle configurandosi come “Comunità energetica del territorio”.