Prosegue il nostro viaggio tra le biblioteche del territorio. Dopo Centallo e Sant’Albano abbiamo incontrato i volontari impegnati nella gestione dei locali genolesi, in via Cussino 15.
Sono sette i volontari, 4 donne e 3 uomini, che si occupano di tenere aperta al pubblico la biblioteca il lunedì e il venerdì dalle 14 alle 17 e il mercoledì dalle 19 alle 20.
Oltre 10mila titoli a scaffale
I libri a disposizione dei genolesi sono 10.667 oltre ad alcune enciclopedie non catalogate. Nel 2023 il lavoro della biblioteca ha consentito a circa 200 adulti e 140 ragazzi di prendere in prestito libri, immergersi in storie e volare con la fantasia. Complessivamente i tesserati alla biblioteca di Genola sono 1.015, di questi 55 si sono iscritti nel 2023: 20 adulti e 35 ragazzi dagli 0 ai 14 anni.
Tra i generi più letti prevalgono, tra gli adulti, i romanzi rosa di Danielle Steel, Nicholas Sparks e Sveva Casati Modignani; i thriller di James Patterson e i gialli dell’italiano Maurizio De Giovanni. I ragazzi leggono molti libri di avventura e fantasy e c’è anche un buon numero di lettori più piccoli che sperimenta l’amore per i libri con i cartonati a disposizione.
La biblioteca di Genola ha tenuto anche negli anni del Covid sebbene abbia registrato una flessione. Nel 2019 c’erano infatti stati ben 2.282 prestiti scesi nel 2020 a 1.653 e poi risaliti costantemente negli anni successivi: 1.676 volumi nel 2021, 1.803 nel 2022 e 1.938 nel 2023. Non sono ancora raggiunti quindi i livelli pre-Covid, ma è possibile affermare che il piacere della lettura a Genola non è mai venuto a mancare, così come la disponibilità dei volontari.
A chi dire grazie per il servizio bibliotecario?
Come le altre biblioteche del territorio, anche quella di Genola dipende dal sistema di Fossano, Savigliano e Saluzzo, ma il servizio di gestione del punto di via Cussino è seguito da un gruppo eterogeneo e affiatato di volontari. Ci sono i due veterani, Beppe Lissandro, che presta servizio dal 2002, e Dino Gosmar che lo ha affiancato a partire dal 2011 quando la biblioteca si è trasferita nella sede attuale della Finestra sul castello. Insieme a loro, due giovani donne, Chiara Aimetta e Roberta Milanesio, e i tre giovanissimi Emanuele Gullino, Francesca Tesio ed Eva Aimetta. È proprio Eva la più piccola: dodici anni, classe 2ª Media, ha scelto di seguire le orme della sorella che ha dovuto interrompere la sua opera di volontariato perché impegnata con i corsi universitari: “Me lo ha proposto mia sorella, avevo molto tempo libero e ho provato - ha spiegato -. Ho scoperto che mi piaceva e quindi ho deciso di continuare”. Eva è già autonoma nella gestione dei prestiti e si è occupata di organizzare i volumi degli autori più prolifici in ordine cronologico: “Ci sono autori che piacciono molto e che scrivono molti libri come James Patterson o Sveva Casati Modignani. Per gli utenti è importante poterli leggere in sequenza”.
I progetti collaterali
Oltre al servizio di prestito intorno alla biblioteca di Genola gravitano una serie di progetti paralleli. Le scuole fanno visita ai locali della biblioteca in orario di lezione, così come i piccoli del Baby Birba. Proprio Alessandra Abrate del nido genolese è la coordinatrice di “Nati per leggere”, il progetto che invita i più piccini alla lettura donando loro, tra le altre iniziative, un libro alla nascita. Ci sono poi le mamme lettrici, un gruppo di mamme che propongono letture animate per i bambini, sia nei locali della biblioteca, sia nella bella stagione, nel giardino della Finestra sul castello o al laghetto. “Una volta hanno invitato i bambini in biblioteca di sera e chiedendo di portare il loro orsetto. I bambini hanno messo a dormire l’orsetto in biblioteca e sono tornati a casa. Più tardi queste mamme hanno scelto un libro per ogni orsetto e glielo hanno messo accanto. Il mattino sono tornati tutti in biblioteca con i bimbi che hanno scoperto, con grande sorpresa, il libro scelto per loro nella notte dal loro orsetto”.
I volontari non bastano mai
Sette persone garantiscono un servizio che è un dono prezioso per i genolesi. È un grande lavoro! E le porte per nuovi collaboratori sono sempre aperte: “Sarebbe bello che ci fosse qualcuno con del tempo a disposizione che potesse affiancarci con le aperture e le chiusure, magari così sarebbe anche possibile estendere l’orario”. Un invito a farsi avanti rivolto a tutti i genolesi.