Gioacchino Rossini è forse il più noto “esponente” dei nati il 29 febbraio. E chissà se e come festeggiava il suo compleanno questo “leapers”. I nati il 29 febbraio, infatti, sono chiamati leapers, dall’inglese “saltatori”, che deriva da leap year (“anno del salto”), espressione con cui gli anglosassoni indicano l’anno con 366 giorni.
L’anno bisestile lo si deve a Giulio Cesare, che nel 46 a.C. introdusse il giorno in più nel calendario ogni 4 anni per compensare le ore che avanzavano ogni 12 mesi. Ciò succede perché in realtà un anno non dura esattamente 365 giorni, ma 365 giorni e una manciata di ore. Questo lasso di tempo è quanto la Terra impiega per orbitare intorno al sole. Circa 16 secoli dopo, nel 1582, Papa Gregorio XIII emanò la bolla Inter gravissimas per eliminare tre anni bisestili ogni 400 anni sempre all’inizio del secolo interessato (nel 1900 non c’è stato il 29 febbraio e non ci sarà nemmeno nel 2100).
Si calcola che al mondo sono nate il 29 febbraio circa 5 milioni di persone. Solo nel Comune di Fossano ci sono una quindicina di residenti nati in questo giorno “in più”.
Ma quando festeggiano il compleanno i nati il 29 febbraio? Ovviamente la scelta è puramente discrezionale, ma ciò che è certo è che “alla fine si ricevono il doppio degli auguri”. Ce lo assicura Federico Campanella, che tra i suoi impieghi è direttore della programmazione del Festival Mirabilia, fossanese ora trapiantato a Sant’Albano Stura, “leaper” dal 1988: “Dovevo nascere il 1° marzo e invece... Quando ero piccolo c’era qualcuno che mi prendeva in giro per quello, nelle età in cui ci si prende in giro un po’ per tutte le cose. Ora che sono adulto invece la considero una fortuna: ricevo il doppio degli auguri perché in molti iniziano il 28 a farmeli, essendo l’ultimo giorno di febbraio. E poi continuano il 1° marzo, soprattutto chi non vuole farli in anticipo per non portare sfortuna. Ogni quattro anni invece… gli auguri si quadruplicano!”.
Quattro volte auguri Federico!