Addio a don “Mecu” Ricca, storico cappellano del Ferrante Aporti

Prete degli ultimi, era originario di Mellea. È mancato nella notte

Don Domenico Ricca

È morto nella notte tra il 2 e 3 marzo a Torino Valdocco don Domenico (“Mecu”) Ricca, prete salesiano, originario di Mellea, da un anno in pensione. Aveva 78 anni, era lo storico cappellano del carcere minorile “Ferrante Aporti”, dove aveva svolto gran parte della sua missione. Un’esperienza totalizzante, che aveva raccontato nel libro-intervista di Marina Lomunno “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio ai Ferrante Aporti”, presentato anche a Fossano e a Centallo, come amico ed educatore di tanti giovani "discoli e pericolanti", seguendo l'insegnamento di don Bosco: «Non basta che i giovani siano amati ma che capiscano di essere amati!».

“A volte - ci aveva raccontato in un’intervista del 2015 - noi adulti pensiamo che tutto dipenda da noi, dal nostro intervento e ci frustriamo nell’attesa del risultato. Poi, quando meno uno se lo aspetta, i regazzi si mettono a posto. Perché subentrano altri fattori: un lavoro che piace, una ragazza che fa amare la vita... Lavorando con gli adolescenti mi sono convinto che è importante mettere un po’ di cose positive, sperando che essi sappiano cogliere l’attimo”.

Ordinato sacerdote nel giugno del 1975, don Mecu ha dedicato tutta la sua vita e il suo carisma di prete ai giovani più deboli. Fu anche presidente dell’associazione “Amici di don Bosco”, onlus che si occupa di adozioni internazionali, consigliere ecclesiastico delle Acli della Provincia di Torino, tra i fondatori prima della cooperativa sociale Valdocco, poi dell’Ags per il territorio, dei Salesiani per il Sociale, consulente in molti tavoli per il ministero della Giustizia.

In un post sulla sua pagina Facebook lo ha ricordato anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. "Per tutta la vita, don Domenico Ricca, Mecu, è stato guidato da questo insegnamento salesiano: «Diamo di più ai giovani che hanno avuto di meno» - ha scritto -: parole che lo hanno portato a spendersi per ragazze e ragazzi, mettendosi davvero sempre a disposizione di chi era più in difficoltà. Perdere una persona come lui è doloroso, lascia un grande vuoto in tutta la comunità e in chi ha avuto la possibilità di incontrarlo, ma lascia anche un grande esempio, che per tutta la vita lui ha saputo dare, da Salesiano e sacerdote, da cappellano del Ferrante Aporti, e, per me, anche da semplice amico".

Don Domenico Ricca lascia tre fratelli, Pietro e Giovanni che vivono a Mellea, Giuseppe che abita a  Centallo e una sorella, suor Orazia, che svolge servizio a San Benigno tra le suore Giuseppine. I funerali saranno celebrati mercoledì 6 marzo alle 10,30 a Torino nella basilica di Maria Ausiliatrice. Rosario a Mellea, in parrocchia, martedì 5 marzo alle 20. Dopo le esequie, la salma verrà trasportata a Mellea per la sepoltura nel cimitero della frazione.