Riapre il museo dei Longobardi di Sant’Albano

Primo weekend sabato 9 e domenica 10 marzo

Sant'Albano necropoli di Ceriolo
La necropoli di Ceriolo

Nell’antica cappella di Sant’Antonio da Padova (restaurata per l’occasione), a Sant’Albano in piazza Donatori del Sangue, ha sede l’allestimento del museo dedicato ai ritrovamenti della necropoli longobarda, un sito archeologico di straordinaria importanza venuto alla luce in occasione degli scavi per l’autostrada Asti-Cuneo, che contava più di 800 tombe, con corredi e oggettistica.
Sabato 9 e domenica 10 marzo, durante la Fiera, il piccolo museo tornerà ad accogliere il pubblico dalle 10 alle 19. Continuerà fino al 29 settembre ad accogliere i visitatori ogni domenica (con una sospensione le prime settimane di agosto e l’apertura straordinaria sabato 24 agosto in occasione di San Liberato).
“Lungo lo Stura… racconti di archeologia e paesaggio” introduce al pubblico la storia longobarda con un video, pannelli informativi e immagini, ma anche alcuni reperti originali, rinvenuti nell’ormai famosa necropoli, che resta attualmente uno dei ritrovamenti più importanti su scala europea per quanto riguarda la presenza longobarda. La città longobarda è stata scoperta casualmente a Ceriolo di Sant’Albano nel 2009, durante gli scavi per la realizzazione dell’autostrada. Un ritrovamento del tutto inatteso, che attualmente rappresenta uno degli eventi più importanti e sensazionali della storia longobarda in Europa. In 10 anni di lavori, sono state scavate tutte le 842 tombe presenti, 560 delle quali erano provviste di preziosi corredi funebri.
Ad accogliere i visitatori ci sarà il personale di Atelier Kadalù, associazione che vanta molte collaborazioni sul territorio nella gestione di spazi museali e mostre. L’ingresso al museo longobardo è libero. È possibile anche prenotare visite ad hoc in altri periodi dell’anno o durante la settimana (a pagamento in questo caso) contattando l’associazione all’indirizzo info@atelierkadalu.it.